Rogo nella notte, bruciata “campana” del vetro

Rogo nella notte. Un mucchio deforme di plastica liquefatta, carta e pezzi di vetro anneriti dal fumo.
E’ quanto rimasto della “campana” utilizzata per la raccolta del vetro che la scorsa notte è stata incendiata da mani ignote. Nel rogo è rimasto coinvolto anche un raccoglitore degli indumenti usati e due paletti salva pedoni.
Quando ieri notte l’addetto della ditta che si occupa della raccolta della differenziata si è presentato in via Tagliamento per raccogliere le buste con la carta e svuotare il contenitore, ha pensato di avere le traveggole: la campana non c’era più, in strada ha trovato solo il “cavalletto” – ovvero lo scheletro della campana e gli avanzi della plastica liquefatta che nel frattempo, a causa del freddo, si era solidificata. Il netturbino non ci ha impiegato molto a realizzare che qualcuno, durante la notte, doveva aver appiccato il fuoco al contenitore, utilizzando magari del liquido infiammabile che, una volta introdotto all’interno della campana, ci ha messo un attimo ad incendiare la plastica e ad attecchire al contenitore vicino. I danni sono abbastanza consistenti perché la campana costa circa 1000 euro. Ora il comune dovrà comprarne un’altra e tutto questo, grazie al gesto incivile di un balordo. Ma torniamo alle fasi dell’incendio. Il primo allarme è stato lanciato al centralino dei vigili del fuoco (115), da un cancelliere del Tribunale, intorno alle 01 e 45, quando le fiamme, infatti, avevano da poco avvolto la campana di plastica di colore verde. Il secondo allarme alle 01:50. Sul posto è giunta una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Scampia che ben poco ha potuto fare per salvare la campana, di sicuro però, ha salvato il raccoglitore degli indumenti usati ed evitato che le fiamme si propagandassero su un’auto in sosta e sulle foglie di un albero mastodontico.
“Quanto accaduto – nella notte – dichiara il sindaco Mario Cavallo – è sicuramente censurabile”. “Chi ha appiccato il fuoco alla campana, non è degno di questa città, ne ha dimostrato un certo segno di civiltà. In momento di forte crisi economica – spiega- bisognerebbe aiutare il comune a non far dissipare i soldi pubblici e prestare più attenzione alle cose pubbliche e al decoro urbano”.