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lunedì, Maggio 13, 2024
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Bomba nel parco degli uccelli, gli articoli di Cronache di Napoli

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di SARA FORNARO




GIUGLIANO. Un attentato per far sparire le tracce di un abuso. Praticamente, un reato nel reato. Potrebbe esserci un collegamento tra la bomba carta che è stata fatta esplodere l’altra notte (dieci minuti prima delle 23 di mercoledì) nel comune di Giugliano e la costruzione che è rimasta distrutta nello scoppio: un casolare di 50 metri quadri eretto già da qualche tempo, ma senza le necessarie autorizzazioni, in un’area pubblica di proprietà della Regione Campania, la Riserva Costa Licola-Foce Volturno, nella circoscrizione di Lago Patria. Un mistero nel mistero, dunque, quello che dovranno risolvere gli investigatori – gli uomini del corpo forestale dello Stato, i poliziotti della scientifica e gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Giugliano Villaricca – che stanno lavorando sul caso. Un’azione congiunta, che oltre a ricostruire con esattezza quanto è successo l’altra notte, dovrebbe consentire agli inquirenti di individuare ed identificare i responsabili del grave gesto. Secondo quanto è stato finora appurato, l’esplosione sarebbe avvenuta l’altra sera, una decina di minuti prima delle 23, in via Domitiana, nel territorio comunale di Giugliano. Teatro dello scoppio, il Parco degli Uccelli, pubblico. L’obiettivo da eliminare, conseguito con successo, un casolare abusivo ampio 50 metri quadrati, situato all’interno dell’area. Un manufatto, quello preso di mira dai malviventi, già noto alle forze dell’ordine, che nel 2001 vi apposero i sigilli che ne attestavano l’avvenuto sequestro giudiziario perché era stato realizzato senza licenza edilizia. Ed è proprio da quel capannone che sono partite le indagini delle forze dell’ordine. Lì, tra quelle quattro mura ormai rese inagibili dall’esplosione o all’esterno, potrebbe esserci la chiave del mistero. Ne sono convinti anche gli inquirenti, che per ore, nella giornata di ieri, lo hanno perlustrato e hanno eseguito tutti i rilievi del caso. In via Domitiana sono infatti giunti gli uomini del corpo forestale dello Stato, che hanno effettuato un sopralluogo in tutta l’area verde. Poi è toccata agli agenti della Scientifica, che hanno provveduto ad esaminare i resti della bomba carta, gli effetti – devastanti – subìti dal manufatto e a controllare quanto vi era contenuto all’interno. Le indagini, tuttavia, sono condotte, per competenza territoriale, dai poliziotti del commissariato cittadino, che dovranno mettere insieme tutti i tasselli, per ricostruire, senza errori, il puzzle. Un gioco complicato, facilitato dai pochi indizi scoperti e dalle scarse informazioni e testimonianze finora raccolte.



LE REAZIONI



GIUGLIANO – “Dopo l’incendio doloso verificatosi alcuni giorni fa a Lago Patria, quest’altro grave attentato rappresenta un chiaro ed inequivocabile segnale del tentativo della criminalità di minacciare le zone protette dell’area flegrea”. Non adopera mezzi termini, l’assessore ai Parchi ed alle Aree protette della Provincia di Napoli, Fulvio Mamone Capria, commentando la notizia dell’esplosione di un ordigno (una bomba carta, nello specifico) all’interno del Parco degli Uccelli sulla Domitiana nel Comune di Giugliano. “La riserva regionale di Costa di Licola-Foce Volturno (al cui interno si trova il Parco degli Uccelli) – sottolinea l’assessore provinciale – è da considerare un’importante area naturalistica, dove svernano e si riproducono molte specie animali tipiche dell’habitat mediterraneo. Parlando con la responsabile del Parco, sono venuto a conoscenza di altre minacce e di danneggiamenti da parte di ignoti che negli ultimi mesi hanno riguardato la struttura di educazione ambientale con l’unico scopo di bloccare il lavoro di recupero ambientale che queste persone, senza alcun sostegno ma con grande passione e sensibilità, stanno attuando nella Riserva”. “Mi appello allora alle forze dell’ordine del territorio – conclude l’assessore Mamone Capria – affinchè aumentino la vigilanza in questa zona, ma questo naturalmente non può bastare. Il progetto di rilancio ambientale, sociale e turistico del territorio domitio deve impegnare, congiuntamente, cittadini ed istituzioni affinchè si possa realizzare quel processo di sviluppo sostenibile che dia risposte, anche in termini di nuove opportunità di lavoro, nei settori ambientali ed ecoturistici”. La Riserva si estende per circa 1550 ettari, interessando le province di Caserta e Napoli. Comprende il lago Patria, la Foce del Volturno e il litorale sabbioso, con la macchia e la pineta retrodunale che si estende a nord e a sud della Foce. E’ una delle zone più ricche di avifauna acquatica del litorale tirrenico. Svernano e transitano negli stagni posti alla foce centinaia di specie di uccelli con migliaia di individui: svassi, gabbiani, sterne, cormorani, sono alcuni dei gruppi piu frequenti. Di recente é stata scoperta la nidificazione del cavaliere d’Italia, ed è stato avvistato l’airone guardabuoi. Il falco di palude vi sverna regolarmente. La Riserva è stata istituita col decreto della Regione Campania lo scorso 11 giugno 2003 e la relativa deliberazione è stata diffusa tramite il Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 29 del 30 giugno 2003.

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LEGAMBIENTE



GIUGLIANO
– “Non ci meraviglia più nulla ormai. Da anni denunciamo che quell’area è nel mirino degli ecocriminali che – dai rifiuti all’abusivismo edilizio per finire al bracconaggio selvaggio ed illegale – gestiscono un business di enormi proporzioni”. Questo quanto affermato dal presidente regionale dell’associazione Legambiente, Michele Buonomo, commentando l’esplosione della bomba carta la scorsa notte all’interno del Parco degli Uccelli in via Domitiana a Giugliano. Secondo Buonomo “la difesa della legalità, la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei cittadini onesti rappresentano valori che non possono essere soltanto proclamati ma, soprattutto in quelle terre dell’ecomafia, devono essere difesi in concreto sul campo degli minacce e provocazioni, anche violenti, in atto. Necessario mettere in campo tutte le sinergie, gli interventi e i progetti possibili per restituire fruibilità pubblica ad un territorio – ha aggiunto il presidente regionale dell’associazione ambientalista – dove per troppi anni hanno prevalso interessi legati alla criminalità dei rifiuti ed al bracconaggio. Soltanto con il rilancio del turismo naturalistico, con la riappropriazione del territorio da parte dei cittadini – ha concluso Buonomo – potremo restituire dignità e legalità e permettere la crescita civile e culturale di quest’area”.




CRONACHE DI NAPOLI 20 FEBBRAIO 2004

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