15.4 C
Napoli
martedì, Maggio 7, 2024
PUBBLICITÀ

I fratelli Ascione dal carcere: «Siamo innocenti»

PUBBLICITÀ

Hanno risposto alle domande dei pm ribattendo le accuse mosse nei
loro confronti. I fratelli Giuliano, Michele e Luigi Ascione (difesi dagli
avvocati Antonio Russo, Antimo D’Alterio e Giuliano Russo), arrestati giovedì
dalla guardia di finanza di Roma nell’ambito dell’inchiesta soprannominata
‘Tahiti’, coordinata dalla Dda di Napoli, hanno negato di essere i prestanomi dei
Mallardo. Carte alla mano hanno ricostruito la loro situazione patrimoniale,
sostenendo che i loro averi non sono frutto degli investimenti della cosca
giuglianese. Il gip Marcella Suma che ha firmato l’ordinanza ha voluto
chiarire i passaggi di ingenti somme di denaro negli ultimi anni sui diversi
conti correnti intestati ai tre fratelli e ai loro parenti, passando al
setaccio movimenti societari e bancari. Le accuse mosse a carico dei tre
fratelli Ascione sono associazione a delinquere di stampo camorristico e di
intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiose. Si sono
dichiarati innocenti, nei prossimi giorni il gip deciderà se confermare o meno
la misura cautelare in carcere e il sequestro preventivo di 84 immobili (38
terreni e 46 fabbricati), ubicati in provincia di Latina, Napoli e Cosenza; 6
aziende, con sede nelle provincie di Napoli e Latina, operanti nel settore del
commercio di autoveicoli e nel settore edilizio-immobiliare; quote societarie
di un operatore economico operante nel settore della gestione di stabilimenti
balneari; 15 auto e motoveicoli; 32 rapporti finanziari per un importo totale
di circa 50 milioni di euro. Queste le quote societarie: Autovia Srl
con sede legale a Giugliano (Ciro Ascione al 60% e Carmine Ascione al 40%); G&G
costruzioni Srl con sede legale a Giugliano (Giuliano Ascione al 50% e
Giuseppe Panico al 50%); Immobiliare G.M.L Srl con sede legale a Giugliano
(Giuliano Ascione al 40%, Michele Ascione al 40% e Luigi Ascione al 30%); Z.F.
Immobiliare Srl con sede legale a Giugliano (Giuliano Ascione al 40%, Michele
Ascione al 40% e Luigi Ascione al 30%); Cantone Costruzioni Srl con sede legale
a Fondi; AutoAscione Sas con sede legale a Giugliano; Tahiti Administration
Service Srl con sede legale a Giugliano (Giuseppe Panico al 20%). Secondo i
magistrati “è stato indispensabile procedere al sequestro di quote societarie e
beni in quanto gli indagati hanno costituito un gruppo operante all’interno del
clan Mallardo”. “Gli indagati – continua il gip – hanno realizzato la loro
condotta illecita attraverso l’uso delle proprie aziende, effettuate per
effettuare investimenti riferibili al clan Mallardo”. I magistrati hanno
sottolineato che questi comportamenti illeciti non sono affatto sporadici “ma
un vero e proprio modus operandi di conduzione delle aziende”. E proprio
incrociando i dati sull’esiguità dei redditi dichiarati con le ingenti somme
passate sui loro conti in pochi anni – è sato accertato il transito sui conti
correnti di circa 18 milioni di euro dal 2002 al 2005 – a provare che gli
Ascione vivono per lo più grazie ai proventi illeciti, violando anche le norme
del libero mercato.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Scambio elettorale politico-mafioso a Cercola: “Ora sul Comune teniamo a te?”

Sono finite in cella 6 persone ed un'altra ai domiciliari al termine dell'inchiesta, condotta dai pubblici ministeri Henry John Woodcock...

Nella stessa categoria