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venerdì, Giugno 21, 2024
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Oasi di Licola, una settimana di paura

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GIUGLIANO. Seconda intimidazione, nel giro di una settimana, ai danni della neo istituita riserva regionale «Costa di Licola-Foce Volturno», sul litorale domitio, in provincia di Napoli. Mercoledì notte una bomba carta è stata lanciata contro il «Parco degli Uccelli», all’interno dell’oasi naturale. Appena 24 ore prima un incendio doloso aveva distrutto circa duemila metri quadrati di canneti ed eucalipti. «E’ un chiaro segnale del tentativo di alcuni speculatori di minacciare le zone protette dell’area domitio- flegrea», denuncia Fulvio Mamone Capria, assessore ai parchi e alle aree protette della Provincia di Napoli.

L’INCENDIO.
Il rogo, divampato lo scorso 17 febbraio per cause ancora imprecisate, ha distrutto centinaia di canneti, eucalipti e pineta lungo la strada che costeggia l’oasi protetta. Gli agenti della polizia provinciale si sono prodigati per spegnere le fiamme con mezzi di fortuna, impedendone così la propagazione agli alberi da fusto che si trovavano vicino alle abitazioni. Ma solo con l’arrivo dei vigili del fuoco della stazione di Monteruscello è stato possibile estinguere i focolai e bonificare la zona. Secondo la polizia provinciale, «il danno ambientale è ingente, considerato che il canneto è l’habitat ideale per gli uccelli acquatici come marzaiole, folaghe, moriglioni, germani reali, gallinelle d’acqua che frequentano la zona come sito di nidificazione oppure come sito di alimentazione e rifugio durante la migrazione».

LA BOMBA.
Meno di quarantotto ore dopo un altro attentato ambientale. Stesso luogo, diversa la modalità di intervento. Più diretta, più inquietante. Un ordigno è esploso poco prima delle 23 di mercoledì all’interno del parco. «Si tratta – dicono gli investigatori- di una bomba carta rudimentale». Che ha provocato gravi danni alla vegetazione e distrutto un casolare di 50 metri quadrati, sotto sequestro dal 2001. A lavoro gli uomini del corpo forestale dello Stato, i poliziotti della scientifica e gli agenti del commissariato di Giugliano in Campania.

LE REAZIONI.
L’area della «Costa di Licola-Foce Volturno» è al centro di una importante linea di migrazione dell’avifauna. La Riserva si estende per circa 1550 ettari, interessando le province di Caserta e Napoli. Comprende il Lago Patria e la Foce del Volturno. La titolare del parco negli ultimi mesi avrebbe ricevuto «altre minacce» e l’oasi avrebbe subito «ripetuti danneggiamenti da parte di ignoti», secondo Mamone Capria. L’assessore provinciale ai parchi e alle aree protette ha lanciato «un appello alle forze dell’ordine locali affinché aumentino la vigilanza in questa zona. Il progetto di rilancio ambientale, sociale e turistico del litorale domitio – ha detto l’assessore – deve impegnare, congiuntamente, cittadini ed istituzioni affinché si possa realizzare quel processo di sviluppo sostenibile per troppo tempo rinviato». Per Michele Buonomo, presidente regionale di Legambiente «è necessario mettere in campo tutte le sinergie, gli interventi e i progetti possibili per restituire fruibilità pubblica ad un territorio dove per troppi anni hanno prevalso gli interessi legati alla criminalità dei rifiuti ed al bracconaggio. Soltanto con il rilancio del turismo naturalistico, con la riappropriazione del territorio da parte dei cittadini – ha concluso Buonomo – potremo restituire dignità e legalità e permettere la crescita civile e culturale di quest’area».




http://www.lanuovaecologia.it/natura/aree_protette/2847.php

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