Satira. «Umore maligno. Ieri la prima a Villaricca

Pochissimi spettatori si sono contati alla prima dello spettacolo “Umore Maligno” con Maurizio Capuano ieri sera presso l’auditorium dell’associazione Ali a via Genovese, 5. Una comicità che massacra chiunque, senza censure, senza vergogna. Umore Maligno è, prima d’essere uno spettacolo, un gruppo di autori liberi, indipendenti e legati dal solo vincolo del rifiuto di qualsiasi tabù, dogma, censura. Il testo è dissacrante, irriverente e non si risparmia. Una satira colta e sottile che si rivolge ad un target selezionato capace di cogliere la pungente e attenta analisi dell’esistenza, quella dell’uomo, più protesa ad apparire che ad essere. L’individuo è ingabbiato nelle sue regole, schiavo dei tabù, zittito dai tanti capi che ha nella vita, troppo spesso incapace di reagire all’ineluttabile “destino”. E in questa visione che le idee diventano prerogativa di pochi esseri eletti. Il linguaggio è ricco di improperi che non sono fini a se stessi, ma si contestualizzano in una volontà esplicita di liberazione quasi un ritualismo terapeutico alla ricerca della funzione apotropaica adeguata a scacciare fantasmi e paure. Tanti sono gli spunti di riflessione che toccano e svuotano con sottile ironia argomenti come aborto, pedopornografia, razzismo, bigottismo, i diversamente abili, gli anziani. Problemi e soluzioni che nel sistema precostituito troppo spesso sono trattati con “un’affettata sensibilità”. Lo spettacolo è condito da intermezzi di musica jazz che introducono, accompagnano e portano un respiro di freschezza arricchendo l’interpretazione di Capuano con le peculiarità del ritmo swing, la poliritmia e il tono malinconico dato dall’uso delle blue note. Ad eseguirli il jazzista Paolo Palopoli alla chitarra e Valentina Ranalli con la sua voce graffiante. Stasera alle 20,30 e domani alle 18,30 si replicherà l’esibizione. Il ricavato sarà devoluto per l’acquisto dei pacchi della legalità per alcune famiglie indigenti dei comuni di Mugnano, Villaricca, Calvizzano segnalate dai servizi sociali. Cultura e solidarietà in nome di una causa benefica per il diritto al lavoro e in memoria di chi ha dato la vita per la libertà di tutti.