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domenica, Giugno 16, 2024
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Viola la sorveglianza speciale: arrestata una 43enne

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Viola la sorveglianza speciale, 43enne in
manette. I carabinieri della Stazione di Mugnano hanno arrestato Maria Lo Porto, 43 anni,
residente ad Anzio in provincia
di Roma al corso italia, ma originaria di Mugnano. La donna,
infatti, era attualmente sottoposta
alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. La 43enne è stata
fermata per controlli sulla Circumvallazione esterna insieme ad
una donna gravata da pregiudizi
penali, una 45enne della zona. La
43enne oltre a essere in compagnia di persona ‘controindicata’
era priva della carta di permanenza che doveva portare al seguito
e ha fornito false dichiarazioni
sulla sua identità. Arrestata per
violazione alle prescrizioni della
misura di prevenzione, è in attesa
della celebrazione del processo
con rito direttissimo. L’inosservanza degli obblighi di sorveglianza speciale, che spesso si
concretizzano nel semplice obbligo della firma presso un posto di
polizia, è un reato abbastanza
diffuso, il sintomo classico dell’insofferenza dei “destinatari”
nei confronti di qualsiasi limitazione della loro libertà personale,
e dello scarso peso attribuito alle
restrizioni imposte dai magistrati.
Per le forze dell’ordine un’operazione come questa rappresenta un
lavoro di routine, eppure proprio
per questo ha una grande importanza per riaffermare, a tutti i
livelli, l’inflessibilità delle leggi.
Un compito fondamentale dove il
vertice costituito dai grandi crimini poggia su un’illegalità diffusa su larghissima scala, di cui
la violazione delle prescrizioni
sulla sorveglianza speciale rappresenta un tipico esempio. Tutte
le misure di prevenzione hanno
un larghissimo margine di discrezionalità, basti pensare che vi si
può essere sottoposti anche senza
aver mai commesso un solo
reato, ragione per cui hanno sempre creato vaste polemiche. Questa discrezionalità però ha anche
permesso di poter far fronte con
efficacia e flessibilità a problemi
di pubblica sicurezza sempre
nuovi man mano che questi facevano capolino nella vita nazionale. Le misure di prevenzione
sono servite a combattere il terrorismo interno, le frange politiche
più estremiste e violente, il terrorismo islamico, il tifo violento, la
criminalità organizzata e tanti
altri problemi di pubblica sicurezza.

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