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lunedì, Maggio 6, 2024
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Giovani Democratici: Dimissioni collettive in Regione e Provincia.Azzerate le dirigenze

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Una lettera di dimissioni collettive indirizzata: al segretario nazionale dei Giovani Democratici, al segretario regionale dei Giovani Democratici della Campania, al segretario provinciale dei Giovani Democratici di Napoli, ai membri della Direzione Nazionale dei GD, ai membri della Direzione Regionale della Campani dei GD e ai membri della Direzione Provinciale di Napoli dei GD, da parte di Antonio Iozzi dell’esecutivo nazionale GD, di Francesco Tonelli presidente regionale GD Campania, di Davide Fabiano presidente provinciale GD Napoli, di Paolo Iervolino dell’esecutivo GD Napoli, Tommaso Nugnes dell’esecutivo GD Napoli e infine di Carmine Di Guida del Forum regionale GD sezione Cultura. La missiva che pubblichiamo di seguito spiega le ragione di un simile gesto collettivo.

Care democratiche e cari democratici,

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comunichiamo, con questa breve nota, le nostre dimissioni irrevocabili dagli incarichi dirigenziali ricoperti da ciascuno di noi ad ogni livello dell’organizzazione giovanile.

Tale sofferta, ma necessaria, decisione collettiva, scaturisce da quanto recentemente accaduto in Direzione Provinciale dei Giovani Democratici di Napoli.

Sentiamo l’esigenza, con questo gesto, di prendere le distanza dal Segretario Provinciale di Napoli, Marco Sarracino e dal suo nuovo esecutivo, recentemente ridisegnato unilateralmente e senza alcuna concertazione con quelle forze politiche presenti nell’organizzazione che, democraticamente e lealmente hanno condiviso, poco più di 12 mesi, con il Segretario, una battaglia congressuale seria, importante e vera.

Sul punto, è’ doveroso, a nostro avviso, ricordare all’organizzazione nel suo complesso, come si è svolto il congresso dei Giovani Democratici di Napoli e Provincia nella scorsa primavera.

Un congresso aspro, che ha fatto emergere – a suo tempo – due diverse visioni della politica, della società e dell’organizzazione giovanile, che si sono confrontate democraticamente e liberamente nello svolgimento dei lavori assembleari.

Nella dialettica congressuale, molti dei nostri territori di riferimento e di provenienza, tanto per citare alcuni esempi, l’Arenella, Pianura, Mercato Pendino, ed ancora Afragola, Casoria, Mugnano, Melito, Villaricca, Bacoli, Marigliano, hanno apportato un significativo e quanto mai determinante contributo alla posizione congressuale che si rivedeva nel candidato Marco Sarracino, poi eletto, appunto, a maggioranza.

A seguito di tale confronto congressuale, abbiamo, come era giusto che fosse, partecipato con entusiasmo e convinzione alla composizione degli organismi dirigenti dell’organizzazione, con l’auspicio e la determinazione nel voler dare un contributo politico rilevante a quello che sarebbe stato – di lì ai mesi successivi – il nuovo percorso dell’organizzazione giovanile napoletana, dopo i mesi bui del commissariamento.

A distanza di poco più di un anno, tuttavia, il Segretario Provinciale ha inteso venir meno agli impegni congressuali assunti, decidendo per un reimpasto unilaterale dell’esecutivo con contestuale rimozione dall’incarico di Nello Chianese ed Enrico Esposito, attraverso il quale ha cercato, goffamente e cinicamente, di sostituire un pezzo di maggioranza con un pezzo di minoranza, dando prova di essere molto avvezzo a pratiche appartenenti al più bieco dei trasformismi possibili, alla compravendita delle cariche ed allo scambio di poltroncine, poco utile, a nostro avviso, ad un’organizzazione giovanile drammaticamente boccheggiante, che nel corso delle ultime tornate elettorali ha segnato un pauroso arretramento sul piano delle elette e degli eletti alle competizioni amministrative ed universitarie alle quali ha preso parte l’organizzazione.

Tale cambio di poltrone è stato fatto rispolverando la retorica della “militanza” e l’ipocrisia dell’ “impegno”, rispetto ai quali, per dignità e rispetto delle nostre stesse intelligenze, non intendiamo aprire un confronto postumo, consapevoli del fatto che tanti sarebbero gli episodi gravi di disimpegno ed incapacità manifesta che il gruppo dirigente provinciale di Napoli ed il gruppo dirigente cittadino avrebbero dovuto analizzare e risolvere con coerenza e determinazione.

Assumeremo le vesti della minoranza di controllo, poiché crediamo fermamente nell’idea di un’organizzazione giovanile democratica, aperta, seria e radicata e non solo mediatica, apparente, inesistente.

Lo faremo sin da subito, chiedendo che a tutti i livelli l’organizzazione giovanile si doti di strumenti di trasparenza nella gestione economica delle risorse rinvenienti dai tesseramenti.

Lo perpetreremo, poi, nelle fasi stesse del tesseramento, così da evitare il ripetersi di quegli strani e poco spiegabili fenomeni più volte accaduti, in passato, dove a fronte di circa 1500 iscritti complessivamente presenti nella provincia di Napoli, la Federazione si è trovata, non di rado, ad organizzare iniziative partecipate da non più di 15 o 20 persone.

Lo faremo nell’analisi e nell’iniziativa politica, contraddistinguendo il nostro impegno, come sempre abbiamo ritenuto opportuno fare, non caratterizzando lo stesso con una sterile ed introversa militanza di sezione, bensì, attraverso l’impegno civico nella società e nei mondi nei quali i giovani quotidianamente si confrontano e vivono le difficoltà del nostro tempo.

Antonio Iozzi
Francesco Tonelli
Davide Fabiano
Tommaso Nugnes
Paolo Giulio Iervolino
Carmine Di Guida

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