Clan Mallardo: preso il boss Patrizio Picardi

Gli agenti della Squadra mobile della Questura partenopea hanno eseguito un fermo di polizia giudiziaria nei confronti del pluripregiudicato Patrizio Picardi, 48enne, ritenuto dagli investigatori attuale reggente del clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano. Il reato contestato a Picardi è associazione a delinquere di stampo camorristico. Il provvedimento è stato disposto dai magistrati del Tribunale di Napoli. Patrizio Picardi, gia’ noto alle forze dell’ordine, e’ stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Gli agenti
della sezione ‘Criminalità organizzata’ della squadra mobile di Napoli (diretti dal vicequestore
aggiunto Gianluca Boiano) con la collaborazione degli uomini del commissariato di
polizia di Giugliano, gli hanno notificato un provvedimento emesso dalla locale Direzione distrettuale antimafia che, a seguito di articolata attivita’ investigativa, ha raccolto in capo a Picardi ”gravi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine al reato di cui all’art. 416 bis”. L’uomo e’ stato bloccato in via Lucullo, in localita’ Baia in una villetta
monofamiliare nei pressi del Castelli di Baia e non ha opposto alcuna resistenza. Il fermato e’ ritenuto dagli inquirenti elemento apicale del clan Mallardo egemone nella zona di Giugliano.
Picardi è molto conosciuto negli ambienti investigativi. Chi si occupa di Antimafia ha già incrociato il suo nome in altre inchieste come la maxi operazione “Sud Pontino”,
quella che fece luce su presunto accordi tra imprenditoria, mafia
e camorra. Nove persone ritenute affiliate al clan dei Casalesi, ai Mallardo e della mafia
siciliana finirono nei guai in quanto ritenute coinvolte in affari per il controllo del commercio della frutta nel sud Italia. Era l’operazione ‘La Paganese’, ma nel dicembre del 2011 l’ottava
sezione del tribunale del Riesame scarcerò Patrizio Picardi
(difeso dall’avvocato Raffaele Quaranta) per ‘mancanza di gravi
indizi di colpevolezza’.