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MUORE SULLA CIRCUMVALLAZIONE: «CHI SA PARLI»
Appello della moglie del 22enne investito da un’auto pirata

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GIUGLIANO
. Un ragazzo di 22 anni, Gaetano Castellone, di Giugliano, è morto ieri sera investito da un’auto a Lago Patria. Castellone, che si trovava a bordo del motociclo guidato da un amico, è stato sbalzato dal sellino da un’auto che ha tamponato il veicolo, per poi far perdere le proprie tracce a forte velocità. Caduto sul selciato, il ragazzo è stato investito da un’altra automobile che sopraggiungeva e che non è riuscita a fermare la propria corsa. Castellone è deceduto nonostante il tentativo di rianimazione operato dal personale del 118. Il conducente del motorino, Raffaele Palumbo di 22 anni, di Villaricca, se la caverà con sette giorni. Sul fatto indagano i Carabinieri di Giugliano che sono sulle tracce dell’auto pirata.


17 agosto 2004



L’APPELLO DELLA MOGLIE

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GIUGLIANO. Sarà eseguita questa mattina l’autopsia sul cadavere di Gaetano Castellone, il 22enne di Giugliano morto l’altro giorno in un terribile incidente stradale sulla circumvallazione esterna, a pochi metri dall’hotel «Duemila». Il giovane lascia la moglie, Anna Basile, 22enne anche lei, e una figlia, Angela, di due anni appena. «Chiedo di sapere la verità sulla morte di Gaetano – dice la moglie in lacrime-. Chi ha visto si faccia avanti».

Un tratto di via San Francesco a Patria è stato la tomba di Castellone. Il giovane era a bordo di un Piaggio Liberty guidato da un amico, Raffaele Palumbo, 22 anni, originario di Villaricca, quando un’auto pirata li ha tamponati senza fermarsi. Un impatto tremendo che ha dato il via alla carambola mortale. I due giovani sono stati sbalzati giù dal sellino e investiti nuovamente da un’altra automobile. La vettura non è riuscita a fermarsi e ha travolto Castellone. Il giovane ha battuto violentemente la testa contro il selciato. Immediati i soccorsi. Il 22enne è morto nonostante il tentativo di rianimazione operato dal personale del 118. Inutile anche la corsa all’ospedale «Monalaldi» di Napoli. Solo poche ferite, invece, per il conducente della moto: ricoverato alla «Schiana» di Pozzuoli, se l’è cavata con sette giorni di prognosi.

Subito sono scattate le indagini. Sul caso i militari della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Italino Guardiani. I militari sono alla ricerca dell’auto pirata che per prima ha tamponato i due giovani, e che è poi fuggita facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri hanno a lungo ascoltato il conducente del motorino e i testimoni che hanno assistito al sinistro. Frammentarie le indicazioni raccolte finora. «Chi ha visto parli. Voglio sapere chi ha ucciso il mio Gaetano», supplica la moglie disperata. La casa del dolore è a via Marchesella, alle spalle del liceo scientifico di Giugliano. «Era il nostro primo giorno di vacanza a Baia Domizia- racconta -. Mio marito era tornato a casa per posare l’auto e prendere il motorino. Poi c’è stata la tragedia… Perché proprio lui?». Mentre parla ha gli occhi persi nel vuoto, alza lo sguardo al cielo accompagnando il ricordo di Gaetano con le espressioni del volto, ora mesto, ora raccolto, ora aperto all’accenno di un sorriso triste quando ripensa a quell’ultima immagine di una normalità che non tornerà mai più. «Voglio la verità – dice -. Per dare un po’ di pace alla sua anima. Perché fino a quando non si saprà quello che è successo realmente non penso che Gaetano possa riposare tranquillo».

L’incidente ha intanto riaperto le polemiche sulla sicurezza di via San Francesco a Patria. Il tratto della circumvallazione è teatro di continui scontri e carambole. I segni sono disseminati lungo tutta la carreggiata, in un inequivocabile luccichio di vetri, residui di ammaccature e guard-rail divelti.



IL MATTINO 18 AGOSTO 2004


http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20040818/CIRC_NORD/CAMPANIA/MM.htm

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