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COSI’ SCHIANO HA SBARAGLIATO I CONCORRENTI «SCOMODI»
L’analisi. Qualiano, gli scenari del dopo voto

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QUALIANO. Non deve essere certo stata un’idea brillante candidare la migliore riserva del partito azzurro alle ultime provinciali. O forse lo era, se le cose fossero andate in un certo modo. O forse, comunque fossero andate, era la scelta migliore. Fatto sta che il sindaco Schiano i conti li aveva fatti bene. E certo non è il tipo che poteva affidare al caso un risultato elettorale così importante.
Per capire meglio i meccanismi delle scelte fatte partiamo dal presupposto che l’obiettivo del sindaco forzista è sempre stato quello di rimanere, nel collegio, unico riferimento politico ed elettorale non solo di Forza Italia ma di tutta la Casa delle Libertà. In questi anni, infatti, ha svuotato An, (ex-)CCD e PSI di ogni autonomia e capacità reattiva asservendoli con maestria al gioco del potere. Fino ad oggi ogni sforzo è stato compiuto con l’intento di portare al successo la Cdl ma di non far crescere nessuno più di se stesso. E fin tanto che era al primo mandato elettorale o comunque all’inizio del secondo non c’era da preoccuparsi più di tanto, nessuno si sognava lontanamente di insidiarne la leadership. Ma ora, che siamo a meno di un biennio dalla fine del mandato e con in più la “iattura” di aver completato i due mandati consentiti dalla legge, allora forse era il caso di indirizzare le cose in un certo modo. E le elezioni provinciali sono state l’occasione giusta per sgombrare il campo da molti rischi. Schiano si è battuto con passione per la candidatura di Ludovico De Luca o di Giovanni Palma, non certo per amor del prossimo – in politica sa bene che le buone azioni si pagano – ma più probabilmente per cominciare a “sistemare” uno dei due aspiranti sindaco che poteva crescere troppo e che da grande poteva essere un concorrente scomodo. Ma allo stesso tempo la presenza di De Luca poteva raggiungere un obiettivo in più: far fallire la candidatura scomoda dell’ex sindaco Galdiero. Insomma due piccioni con una fava. Il sindaco azzurro sapeva bene che De Luca non poteva farcela, a Marano un partito ridotto all’osso con in più una frattura profonda con la frangia legata all’ex assessore provinciale Giuseppe Simeoli misteriosamente sostituito qualche giorno prima della presentazione delle liste, a Calvizzano un partito inesistente, a Qualiano già due candidati locali su un corpo elettorale di appena 10.000 votanti. Francamente solo uno sprovveduto poteva credere di farcela. Ma le elezioni sono come le partite di calcio e le urne come il pallone non sai mai con certezza come potranno andare le cose. Ed infatti De Luca è ormai fuori dai giochi, mentre Galdiero siede tra i banchi del Consiglio Provinciale. Ma ora il sindaco si trova a raccogliere i frutti, forse un po’ amari delle scelte sbagliate. Le elenchiamo in ordine. L’elettorato qualianese non ha gradito l’idea che poteva perdere un proprio rappresentante alla Provincia per puro dispetto. In Forza Italia poi, molti sono stanchi di questa forma dittatoriale interna al partito tant’è che già un consigliere comunale ha lasciato il partito per aderire all’UDC . In più l’UDC si prepara a candidare un esponente qualianese alle regionali del 2005, mettendo fortemente in discussione le aspirazioni del sindaco Schiano di conquistare un posto tra i banchi del Consiglio Regionale. Insomma chi semina vento raccoglie tempesta…!




3 settembre 2004
servizio InterNapoli 3 settembre 2004

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