Qualiano. Maltrattamento di animali e truffa al Comune di Napoli. Sono le accuse di cui dovranno rispondere i titolari e una collaboratrice del canile di Qualiano, convenzionato con diverse amministrazioni dell’hinterland.
Maria Cardarella (responsabile della struttura), il marito Vincenzo D’Alterio (consigliere comunale di An e gestore del canile) e Dora Cuomo (assistente) dovranno comparire davanti al giudice monocratico Luca Porcaro il 6 dicembre, alla sezione distaccata di Marano.
Il rinvio a giudizio trae origine dall’esposto della Lega antivivisezione (Lav) e dall’accurata indagine dei carabinieri di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti, e dei carabinieri della stazione di Qualiano, con il maresciallo Carlo Barresi. I reati furono commessi tra il 1999 e il 2003.
Alla titolare del canile, ex «Casa del cane» poi «Rifugio Flegreo», il Comune di Napoli riconosceva una retta giornaliera di circa 60 euro per ogni cane. Secondo l’accusa, gli imputati invece non solo «maltrattavano i cani affidati alla struttura», «detenendoli in condizioni incompatibili con la loro natura», ma truffavano anche il Comune di Napoli per procurarsi «un ingiusto profitto» spostando continuamente gli animali, «non assicurando il rispetto dello spazio vitale», facendo risultare adozioni senza documentazione, nascondendo le carcasse dei cani morti nei frigoriferi.
UF IL MATTINO 10 OTTOBRE 2004
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.