Ad una settimana esatta dalla conferenza stampa dell’ex sindaco di Mugnano Giovanni Porcelli, i 16 consiglieri comunali che, attraverso le loro dimissioni contestuali hanno portato la città allo scioglimento dell’amministrazione, si sono fatti vivi con l’affissione di un manifesto dal titolo “#mugnanolibera”. Un altro manifesto, invece, è stato affisso in città dal Partito Democratico. I 16 esponenti del consiglio comunale, nel loro manifesto, spiegano i motivi per cui hanno deciso di “mandare a casa Porcelli”: «Incapacità di gestione e liquidazione della società pubblica Munianum SpA, di cui l’ex sindaco è stato anche presidente; Piano Urbano traffico destinato a creare più problemi che soluzioni alla viabilità (si veda l’assurdo incrocio previsto in Via Napoli altezza Delfino e i danni ai commercianti di Mugnano 2000); Il Progetto “Jessica” che mascherando investimenti di risorse private e di banche, avrebbe dovuto prevedere impegni economici per il bilancio comunale (e quindi per i cittadini) di 3 milioni di euro, con garanzia ipotecaria sugli immobili comunali (!); La discutibile vicenda dei 27 assunti “su indicazione dell’amministrazione” dalla società che gestisce il mercato ittico, come comunicato dallo stesso gestore del mercato; le poco chiare vicende del bar della Stazione Metro di Mugnano e della società di gestione; il commissariamento del Piano Sociale con gravi ripercussioni sull’assistenza ai disabili, anziani e minori. E tanto altro ancora». Questo è il contenuto del manifesto “#mugnanolibera” dei 16 consiglieri firmatari della sfiducia a Porcelli. «Il tale situazione l’ex sindaco avrebbe dovuto dimettersi – conclude il manifesto -, ma incurante di ciò è rimasto attaccato alla poltrona. Per porre fine a questa disastrosa amministrazione, abbiamo rimesso il nostro mandato consentendo lo scioglimento del consiglio comunale per restituire ai cittadini di poter scegliere una classe politica in grado di rilanciare la nostra città».
Il Partito Democratico, come anticipato, ha fatto affiggere un altro manifesto, dal titolo “Porcelli a casa. Parola ai cittadini”. «Dopo 4 anni di disastri, il Partito Democratico, con tutte le forze di opposizione ed i Consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza, ha deciso di porre fine alla squallida esperienza della Giunta Porcelli. Un paese senza governabilità e allo sbando – scrive il Pd nel suo manifesto -, un Comune privo di una guida, opere pubbliche abbandonate e devastate, servizi carenti. Questo il paese che lascia l’Amministrazione Porcelli. Un altro anno così non poteva essere tollerato! Nell’esclusivo interesse della città, abbiamo deciso di interrompere questo scempio. Ora la parola passa ai cittadini. Ora inizia un nuovo corso, nel quale il Partito Democratico sarà protagonista nella realizzazione di un progetto politico che rimetta nuovamente al centro il bene comune e l’interesse esclusivo della città».
