GIUGLIANO. Pendolari del crimine. Rapinavano gli uffici postali del Nord dopo aver eseguito sopralluoghi e ispezioni sul posto. Nella rete dei carabinieri sono finiti tre pregiudicati di Giugliano, tutti sospettati di appartenere ad un clan camorristico della zona. I tre, in particolare, sono accusati di aver compiuto una rapina all’ufficio postale di Terni, in Umbria, lo scorso 10 febbraio. I malviventi, armati di pistole, poco dopo l’apertura, avevano bloccato la direttrice e alcuni clienti, facendosi consegnare 79mila euro, tra contanti e valori bollati. Subito partirono le indagini dei carabinieri di Terni. Individuato uno dei presunti rapinatori, i militari lo avevano pedinato più volte a Giugliano, dove risiedeva, accertando che si incontrava spesso con gli altri tre indagati. In particolare, uno dei quattro – la mente, secondo gli investigatori – era solito compiere delle ricognizioni sui luoghi dove poi compiere le rapine, mentre un altro complice aveva l’incarico di procurare autovetture e armi. Dietro le sbarre sono finiti Vincenzo Capasso, 38 anni, imbianchino; Antonio De Rosa, 57 anni, muratore; e Aniello Pirozzi, 37 anni, disoccupato. Ad arrestarli sono stati i carabinieri di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Italino Guardiani. I tre dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso, detenzione e porto di armi abusivo e ricettazione. All’arresto è sfuggito un quarto complice, tuttora ricercato. Nel corso delle indagini, durate nove mesi, i militari hanno anche seguito le fasi di un tentativo di rapina in una banca di Giugliano: dopo questo episodio, i carabinieri avevano operato due fermi. La banda di rapinatori sarebbe la stessa che nel maggio scorso, a San Felice a Cancello, rapinò una tabaccheria di 2500 euro.
ANTONIO POZIELLO – IL MATTINO 14 NOVEMBRE 2004
