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E’ scontro aperto tra il Comitato Civico Cambiamo Mugnano e Impeto Giovanile

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In città è in corso un caso politico. Tutto è iniziato ieri sera quando gli attivisti del Comitato Civico Cambiamo Mugnano hanno trovato cambiata la serratura del cancello della villetta Miriam Makeba. La contingenza ha impedito lo svolgimento del 2ndo corso d’Italiano per Stranieri. Immediate sono scattate le accuse all’associazione Impeto Giovanile che hanno ricevuto in affidamento la struttura dalla gestione amministrativa del commissario Claudio Vaccaro.

La reazione. «Ancora una volta, la prepotenza di chi crede di poter disporre in totale autonomia di un bene comune, ha sottratto ai cittadini il diritto di usufruire di uno spazio pubblico, costringendoci a fare l’iniziativa all’aperto. Tutto ciò avviene con l’avallo istituzionale del commissario prefettizio, che non solo ha preferito privatizzare un bene comune, affidandolo ad un’associazione che ha l’unico scopo di fare propaganda elettorale, ma che sembra perpetuare nell’errore, prorogando, ove fosse tecnicamente possibile, l’assegnazione ad un’associazione che non ha prodotto assolutamente nulla ed ha lasciato colpevolmente la Villa abbandonata e semidistrutta, a dimostrazione di un modello di gestione assolutamente fallace che ha come unico risultato quello di impedire lo svolgimento di iniziative sociali e di solidarietà per i più deboli – e concludono – Dobbiamo opporci con forza alla pericolosa deriva fascista e razzista che sta attraversando il nostro paese, l’area nord, l’Italia e l’Europa tutta».

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La replica. Secondo i militanti di Impeto Giovanile le serrature sono state cambiate in base alle prescrizioni del Comune, poiché la municipale avrebbe rilevato nella struttura compravendita di beni alimentari senza autorizzazione da parte degli attivisti del Comitato Cambiamo Mugnano. La stessa associazione Impeto sostiene che: «Non accetta richiami ed accuse di razzismo e fascismo da parte del Comitato Civico Cambiamo Mugnano, la loro influenza politica spinge ad additare con termini antichi e lontani da noi chiunque voglia far rispettare regole a loro strette. I nostri volontari hanno investito tempo e lavoro affinché la Villetta Comunale San Lorenzo potesse tornare ad essere un luogo di aggregazione sano e civile, per tutti. Ci siamo resi sempre disponibili alle iniziative di tutte le associazioni del territorio mettendo a disposizione la struttura comunale, di fatto il Comitato aveva una copia delle chiavi. Dell’attività del Comitato che si sarebbe dovuta svolgere ieri ne abbiamo appreso solamente dagli organi di stampa locale senza alcun preavviso e a serrature già cambiate».

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