Il consigliere del Pdl Luigi Sarracino rompe gli indugi e dichiara di essere pronto a «sostenere il primo cittadino fino alla fine della consiliatura, contro i ricatti della sua stessa maggioranza». L’esponente della minoranza, infatti, col suo sostegno al primo cittadino, potrebbe chiudere la crisi e salvare Gaudieri dalla minaccia di finire in anticipo il percorso amministrativo cominciato nel 2011, a causa della fuoriuscita dei mastrantuoniani dalla maggioranza. La crisi è ancora in atto e mentre il Partito Democratico tenta di convincere Francesco Mastrantuono a tornare sui propri passi, Sarracino si dichiara pronto a fare da “stampella” all’amministrazione comunale: «Non esiste maggioranza e opposizione – ha dichiarato Sarracino – esiste la politica al servizio dei cittadini. Sfido chiunque a dimostrare che sto facendo tutto questo per interessi personali o per trarre vantaggi da questa situazione – ha poi aggiunto – Mastrantuono, se voleva fare i passaggi giusti, avrebbe prima dovuto ritirare gli assessori dalla giunta e poi spiegare i motivi del fallimento di questa maggioranza, di cui il 40% delle responsabilità sono sue, visto che due assessori del suo gruppo politico, hanno lavorato fianco a fianco con Gaudieri, costati così tanto alla cittadinanza e con quali risultati?» Sarracino è furioso nei confronti di Mastrantuono e considera le sue mosse come un vero e proprio ricatto, «il cui unico obiettivo – ha spiegato – è quello di azzerare la giunta e fare fuori l’assessore Raffaele Cacciapuoti dell’Udc».
«Farò la stampella di Gaudieri e non del Pd o di altri partiti. Il primo cittadino, una volta eletto, è il sindaco di tutti. Ho sempre chiesto un “tavolo di idee” per mettere a frutto proposte utili per la città. L’ho fatto senza pretendere nulla in cambio. Alcune delle proposte che ho fatto in consiglio comunale, allo scopo di migliorare questa città, sono state approvate e intendo continuare a farlo, anche al costo di sostenere Gaudieri». Sarracino spiega di aver incontrato il sindaco ieri, per la prima volta dopo l’avvio della crisi ed esclude che ci sia un patto tra lui e il primo cittadino «lui ha la mia stima, la mia fiducia, sono certo che non accetterà i ricatti politici di Mastrantuono o di chiunque altro. Questa crisi – ha poi spiegato – nasce da motivi strettamente personali. La città invece ha problemi seri che aspettano di essere risolti».
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