Si è svolta questa mattina la protesta “Marano non è Bagdad. Basta buche! Non se ne può più”. Oltre un centinaio di persone si sono radunate in Piazza della Pace, nel centro cittadino, per manifestare contro l’inerzia dell’amministrazione, sulla questione “buche stradali” che minaccia da settimane la viabilità e mette a dura prova la pazienza dei cittadini. La vicenda ha suscitato anche reazioni politiche dure. La manifestazione infatti, è stata organizzata dai partiti dell’opposizione, insieme ad associazioni e altri partiti di centro sinistra, tra cui il Partito Democratico, L’Altra Marano, il gruppo indipendente di opposizione, l’associazione PIU, Sel e il Partito di Rifondazione Comunista. Nei giorni scorsi l’assessore Elio Belmare è intervenuto per stigmatizzare le ragioni della protesta: «Gli interventi di ripristino del manto stradale sono già partiti e in molti casi proseguono spediti» ma le sue dichiarazioni, hanno suscitato ulteriori polemiche. Il consigliere del PD Pasquale Coppola, infatti, durante la protesta non ha esitato a definire Belmare un «signorotto di paese» accusandolo di «occuparsi principalmente del rifacimento del manto stradale nei pressi di casa sua». Gli organizzatori della manifestazione, in ogni caso, si aspettavano una partecipazione più nutrita. Oltre a Coppola sono intervenuti anche Michele Palladino e Stefania Fanelli, sottolineando «quanto poco stia facendo l’amministrazione comunale per risolvere il problema della viabilità, la cui inerzia, rischia di aggravare una situazione già di per se allarmante».
Marano. Cittadini infuriati per le pessime condizioni del manto stradale
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