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HomePoliticaMugnano. Villa Comunale, Impeto Giovanile: «Il Comitato non ci ha mai riconosciuto»

Mugnano. Villa Comunale, Impeto Giovanile: «Il Comitato non ci ha mai riconosciuto»

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La questione della villetta San Lorenzo/Makeba tiene ancora banco in città. La struttura, al centro delle polemiche, è composta da due aree: la zona verde aperta dalle 9 alle 21 e il gabbiotto. L’edificio ospita l’impianto luci, la videosorveglianza e gli attrezzi di giardinaggio. Il 26 febbraio il Comitato Civico Cambiamo doveva presentare il secondo corso gratuito d’italiano per stranieri ma gli attivisti trovarono la serratura del gabbiotto cambiata. Dopo lo scambio d’accuse di questa settimana, l’associazione Impeto ha voluto chiarire la sua posizione attraverso il suo delegato mugnanese Michele Di Napoli.

Nell’estate del 2014 siamo stati gli unici a partecipare alla manifestazione d’interesse comunale ma loro (Comitato Civico n.d.r.) non ci hanno mai riconosciuto come affidatari. Abbiamo impiegato più di un mese a recuperare le chiavi della villetta e del gabbiotto che erano in possesso del Comitato. Quando ad inizio agosto siamo entrati in possesso della villetta, sono iniziate le diatribe politiche. Loro sostengono che abbiamo chiuso la villetta mentre sono state cambiate la serratura del gabbiotto. Noi non facciamo politica in villetta mentre loro, appena nasce qualche problematica in merito della gestione, ci danno dei fascisti e dei razzisti, accuse che respingiamo. Abbiamo cercato di trovare un accordo con il Comitato, nessun problema finché eravamo disponibile verso le loro iniziati.

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Il vostro primo affidamento in quale mese terminava?
Il 30 novembre. Dopo questa data abbiamo avuto incontri al Comune con il dirigente del 4° settore Liccardo che ci invitava a portare avanti il minimo di servizio di controllo. Nel frattempo il Comune ci invitava a trovare un accordo con il Comitato poiché svolgevano delle attività.

E’ vero che c’è stato un incontro con tra te, Mauro Romualdo e Liccardo?
Abbiamo pattuito un accordo, dando anche un copia delle chiavi del gabbiotto come suggerito da Liccardo. Loro hanno svolto le attività del Gruppo d’Acquisto Solidale (GAS) il sabato e il giovedì il corso per gli stranieri. Utilizzavano la villetta ma non hanno contribuito alla gestione. Verso fine febbraio la Polizia Municipale, sollecitata da alcuni commercianti, hanno fatto un intervento per capire cosa si vendesse nel Gas. L’ente ci hanno chiesto spiegazione in merito alla loro gruppo d’acquisto e ci hanno ricordato, come possessori di chiavi, che siamo noi responsabili. Chiamammo Romauldo, invitandolo a riconsegnarci le chiavi e chiedendogli di fare il Gas nello spazio verde, ma ha sempre rinviato la consegna delle chiavi del gabbiotto.

Quando partirà la proroga?
Nei prossimi giorni la firmeremo. Il commissario Vaccaro voleva la firma digitale, tecnologia che non avevamo e che ci stiamo procurando. Gestiremo la villetta da marzo a giugno, in attesa di un nuovo bando al quale parteciperemo. Terremo la gestione della villetta finche non ci sarà un nuovo bando. Fino al 30 novembre abbiamo fatto il servizio di apertura e chiusura della villetta. Quando ce ne siamo andati capitava che la sera restava aperta però le chiavi erano in possesso anche del comitato.

Come è nata l’incomprensione della serratura?
Loro, come sempre, non ci hanno tenuti aggiornati sulle loro attività mentre noi la abbiamo cambiata ma è stata una casualità. C’è stata una gap di comunicazione.

Quali attività svolgere nella villetta al momento della proroga?
Vogliamo riqualificarla, portare nuove giostre, sistemare il verde piantando nuove piante. Abbiamo intercettato dei nuovi sponsor che ci stanno aiutando anonime. Stiamo aspettando il nuovo bando. Invitiamo altre associazioni a partecipare.

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