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Qualiano. Accolti i sette punti: Riconfermato De Leonardis

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Raffaele De Leonardis è stato riconfermato alla presidenza del consiglio comunale. Dopo circa un mese di polemiche, si è ricomposta sui suoi famosi 7 punti, la crisi scattata il 24 febbraio scorso, dopo le dimissioni dalla seconda carica istituzionale della città. «Nessuno scambio, nessuna poltrona, nessun incarico – ha precisato De Leonardis – ma una spinta forte e determinante per proseguire il percorso amministrativo avviato quasi due anni fa». Il presidente prima di essere rieletto, ha parlato a nome del Partito Democratico ed ah riportato i sette punti all’attenzione dell’assise, tra cui: l’abolizione o la riduzione della TASI, la riduzione della TARI per i commercianti, le Strisce Blu, la questione dei pignoramenti della Sogert, la lotta all’evasione, il piano delle affissioni, il centro storico e l’area mercato. De Leonardis detta anche i tempi e parla del termine del 30 giugno. Sarà una una vera e propria impresa. La sua rielezione è dunque il sigillo sull’accordo. Si parla anche di Puc e di accelerazione, visto che l’argomento è stato uno dei temi fondamentali della campagna elettorale. L’assise, guidata in questo mese dal vicepresidente Salvatore Apostoli, ai quali sono andati i complimenti del sindaco e dei consiglieri di maggioranza e opposizione, torna sotto la guida del presidente De Leonardis. Durante il voto per l’elezione del presidente, i consiglieri di opposizione, tranne Licciardiello, hanno abbandonato l’aula ed è stato proprio il voto di quest’ultimo ad essere determinante per la rielezione di De Leonardis. Serviva infatti una “maggioranza qualificata” e dalle urne sono uscite 3 schede nulle, tra cui anche una con la scritta “De Santis”.

La questione ‘Terra Viva’. La querelle scoppiata in questi giorni tra l’associazione di volontariato “Terra Viva”, presieduta da Salvatore De Maio e l’amministrazione di Qualiano, è approdata in assise sotto forma di interrogazione. L’opposizione ha chiesto di conoscere tutte le fasi della vicenda, per capire cosa sia effettivamente accaduto di così tanto grave, da portare alla cacciata dal Comune e alla reazione di De Maio, il quale, in una lettera alla stampa, ha detto di sentirsi fiero, «poichè forse abbiamo dato fastidio a qualche criminale o camorrista». Parole gravissime che non lasciano spazio ad interpretazioni. Tra i vari interventi è stato significativo quello di Giovanni Palma che ha sottolineato: «De Maio, in quanto componente del corpo dell’Arma dei carabinieri, doveva essere una garanzia per il Comune. A quanto pare, invece, ciò non è stato preso in considerazione». A rispondere all’interrogazione, è stato l’assessore alle Politiche Sociali Francesco Odierno, che ha elencato tutti i passaggi, a partire dal giugno del 2014, quando è arrivata la prima richiesta, sottolineando più volte, che «l’associazione Terra Viva non aveva i requisiti per svolgere attività di sportello e assistenza al Comune di Qualiano, in quanto, solo dopo la consegna della documentazione, giunta circa un mese fa, si è appurato che mancavano i sei mesi di iscrizione nel registro delle associazioni poichè – spiega Odierno – Terra Viva si è costituita solo il 19 febbraio scorso». Odierno ha concluso l’intervento affermando che «ieri la giunta ha dato mandato ad un legale di sporgere querela nei confronti di De Maio, per le gravi accuse pronunciate alla stampa».
Dall’opposizione è giunta la richiesta di fare marcia indietro e di “gettare acqua sul fuoco”: «In tutta questa vicenda – hanno spiegato i consiglieri di opposizione – l’amministrazione ha le sue colpe. Prima di sottoscrivere qualsiasi accordo con l’associazione, sarebbe stato necessario verificare la documentazione e solo dopo far partire le attività. Invece – hanno aggiunto – questo non è avvenuto. Oggi si sospendono servizi importanti per le fasce deboli, che il Comune erogava grazie all’opera di volontari professionisti, che prestavano il proprio tempo ad attività nobili». La vicenda di certo avrà nuovi sviluppi.

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