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La città abusiva: 6×3 illegali e mura imbrattate dai manifesti

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6×3 illegali, muri imbrattati e affissione selvaggia. I candidati al consiglio comunale e regionale si sfidano “a colpi di manifesti abusivi”. Ce ne sono a migliaia sparsi in tutta la città sin dai primi giorni della campagna elettorale. Responsabile di un simile scempio urbanistico anche l’amministrazione comunale, colpevole di aver provveduto ad installare le plance nei posti stabiliti soltanto verso la metà di maggio. Equitalia è scesa in campo con una vera e propria task force, ma nessuno sembra curarsene. Spesso la colpa non è nemmeno dei candidati ma dei loro “scagnozzi” che provvedono ad attaccare i manifesti ovunque senza alcun controllo. Impazzata una mini-polemica tra il Movimento Cinque Stelle e un candidato di Forza Italia. Su uno dei manifesti del candidato di Forza Italia, il M5S ha attaccato una locandina con scritto: “hai coperto uno spazio a noi riservato”.

Polemica subito stemperata dallo stesso candidato di Forza Italia. Le ragioni della discussione si motivano nell’errata predisposizione dei manifesti. Una volta installate le plance, la commissione straordinaria aveva proposto di assegnare le sezioni di spazi destinati alla propaganda elettorale in occasione della consultazione elettorale per l’elezione diretta dal Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale, secondo l’ordine risultante dal verbale n. 20 del 6.5.2015 della Commissione elettorale circondariale di Marano: Ncd, 100 volti per la svolta, cambiaMenti con Anna Russo sindaco, Guarino sindaco, Giugliano metropoli con D’Alterio sindaco, Partito Democratico, Camminiamo Insieme, Insieme per Giugliano Verdi-Repubblicani, Socialisti per Giugliano, Movimento 5 Stelle, Giugliano Libera, Fratelli d’Italia, Antonio Poziello sindaco, Forza Italia, Partito socialista italiano. Quest’ordine spesso e volentieri non è rispettato, innescando polemiche tra i vari schieramenti.

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In una città che andrà al voto dopo l’onta dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche, riempiersi la bocca di parole come “legalità”, “trasparenza”, “bene comune” e poi non rispettare nemmeno una predisposizione per l’affissione dei manifesti, non fa di certo ben sperare. Il malcontento dei cittadini ha generato la nascita di una pagina facebook “Io non voto chi imbratta Giugliano” il cui motto è «noi pensiamo che chi è disonesto sulle piccole cose, lo sarà anche sulle grandi». Un messaggio chiaro, esemplificato del fatto che, i cittadini hanno bisogno di esempi di legalità, anche nella propaganda politica.

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