«Abbiamo richiesto la pubblicazione di questo editoriale perché in questi giorni di campagna elettorale non possiamo far finta di non vedere». E’ la lettera inviata dal Comitato FARE Giugliano, alla redazione di InterNapoli.it, per intervenire sulla campagna elettorale che in questi giorni si sta svolgendo in città, in vista delle elezioni amministrative del 31 maggio prossimo. «Fare per Fermare il Declino ha scelto di non presentare proprie liste o candidati alle prossime elezioni amministrative».
«Lo ha fatto perché abbiamo preferito avere i piedi ben piantati in terra e non fantasticare in un cambiamento che, a nostro parere, parte dal basso e non già dalla poltrona ad ogni costo – prosegue la lettera – con questa scelta, però, non abbiamo abdicato al nostro ruolo, o deciso di tacere e smettere la nostra azione sul territorio».
«Proprio in ragione della nostra vocazione guardiamo esterrefatti a quanto sta accadendo.
Assistiamo ad una campagna elettorale che vede 7 candidati sindaco e circa 500 aspiranti consiglieri che, spalmati in ogni lista (nessuna esclusa), rappresentano lo stato di una cittadinanza molto lontana dalla politica e distratta dai problemi amministrativi, perché presa a fronteggiare quelli della crisi».
«Nulla sulla onestà di ognuno dei singoli candidati che, sicuramente, sono tutti degni della acclamazione a santi subito. Quello che ci domandiamo è: Ma qualcuno li ha sentiti parlare? Ha ascoltato, letto o visto il loro programma o quello delle rispettive liste di appartenenza?
Oltre alle liti intestine di ogni partito, da quelli storici a quelli stellari, e alle scissioni familiari in lotta tra loro, per i parenti, amici o semplici conoscenti, candidati in questa o quella lista, di Giugliano cosa ne è?» si chiede il comitato FARE.
«Si passa dalla piazza di facebook al concertino, dall’attacco personale alla calunnia, ma di concreto nulla. La frase più gettonata: “mi sono candidato/a per amore del mio paese”.
In concreto questo amore in cosa consiste? In una nuova cementificazione ad oltranza? In un continuo abbandono della città allo stato brado, perché tanto il ‘marchio’ è già sinonimo di qualità? In un: ora penso ad essere eletto/o poi vediamo? In un: Vabbè è la mia prima esperienza, prima fatemi capire come funziona e poi parliamo?»
«Come sarebbe bello un confronto tra tutti i candidati sindaco e la cittadinanza.
Un confronto a domande aperte sulle reali problematiche della città.
Nessuna domanda preconfezionata, ma concreto realismo.
Ascoltare in contraddittorio tra loro cosa hanno intenzione di fare.
Non comizi alla “chiù pilu pi tutti”, ma un confronto per Giugliano e per i Giuglianesi.
Ancor meglio se questo confronto precedesse di poco le elezioni e rompesse il giro del porta a porta di questi giorni».
«Nella speranza di un ritorno alla realtà, oggi e non domani, crediamo che non resti che augurare a tutti buon voto: Libero, cosciente, consapevole e vero». Conclude la missiva in Comitato FARE Giugliano, nella persona del responsabile Avv. Francesco Mennillo.

