Dopo 8 anni dalla costituzione la Munianum viene dichiarata fallita. Il pronunciamento arriva dal Tribunale di Napoli Nord: «Che il curatore proceda, secondo le norme stabilite dal codice di procedura civile all’immediata apposizione dei sigilli su tutti i beni mobili che si trovino presso la sede principale dell’impresa nonché tutti gli altri beni dei falliti, ovunque essi si trovino». Nominato il giudice delegato Enrico Caria e il curatore Domenico Molino. Entro trenta giorni dovranno essere depositati bilanci, scritture fiscali e contabili obbligatorie e l’elenco dei creditori i quali potranno comparire davanti al giudice la mattina del 16 giugno, inviando le richieste 30 giorni.
Questa la motivazione del tribunale fallimentare sulla Munianum:
«Venendo all’esame del caso che occupa, ad avviso di questo Tribunale non risulta sussistere, in capo alla Munianum S.p.a, il requisito della natura esclusivamente pubblica dei soci. […] La società ricorrente non può qualificarsi come in house e per i motivi sopra esposti deve considerarsi soggetta al fallimento. […] Si ritiene sussistente infine tanto il presupposto soggettivo per farsi luogo alla dichiarazione di fallimento poiché le soglie dei bilanci prodotti, risultano superate, quanto il presupposto oggettivo, in quanto appare evidente che la società debitrice versi in stato d’insolvenza, resa manifesta della rilevante debitoria risultante dalla documentazione prodotta».
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