Il Consiglio di Stato ha escluso 7 liste dalla competizione elettorale di Quarto. La decisione è arrivata dopo il ricorso del Movimento 5 Stelle, che aveva denunciato irregolarità, accogliendolo in pieno. Sulla scheda che gli elettori di Quarto si troveranno di fronte il prossimo 31 maggio, ci saranno solo 4 candidati, una manciata di liste civiche e il simbolo del Movimento Cinque Stelle.
Fuori dalla competizione: Pd, Sel, Udc, Centro Democratico, la lista civica Quartopuntozero, Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia. Fuori anche i candidati a sindaco Francesco Dinacci (PD), Giuseppe Martusciello (FdI) e Mario Bramante (Ncd).
La pacchia è finita. Sulla vicenda è intervenuto Roberto Fico, membro del direttivo del Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato: «Troppo spesso i partiti con la presentazione delle liste hanno fatto ciò che volevano in ogni luogo del Paese. Questa sentenza è storica e riafferma finalmente un principio di legalità nel primo atto che si fa per potersi candidare e se non si rispettano le regole è giusto restare fuori. Questo è un avviso per tutti coloro che vogliono aggirare le norme della democrazia: signori la pacchia è finita».
Le reazione. Non sono mancate le reazioni. Assunta Tartaglione, segretario regionale del pd si dice «profondamente dispiaciuta. Avevamo un candidato sindaco giovane, brillante e persona perbene, con cui in questi anni è stato fatto un grosso lavoro sulla legalità sul territorio. Al di là delle dichiarazioni trionfalistiche dei grillini resta una grande amarezza».

