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Mugnano. Intervista ad Aniello Piscopo: «Decoro urbano e piano traffico nei primi 100 giorni»

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Quest’ultima intervista ad Aniello Piscopo, candidato sindaco del Centrodestra-Moderati, conclude la serie alla luce della chiusura della campagna elettorale. Al medico sono stati chiesti ragguagli sul programma, sugli intenti futuri e sulla scelta dei candidati consiglieri. Con Piscopo abbiamo parlato anche di “liste pulite” e “impresentabili”: «Non abbiamo fatto accertamenti sui carichi pendenti e sui casellari giudiziari dei candidati nelle nostre liste – ha detto il candidato a sindaco – non ce n’era bisogno».

Non ha varato un programma elettorale troppo ambizioso, in merito alle politiche sociali e allo sviluppo economico, rispetto alle disponibilità delle casse comunali?

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Dobbiamo trovare le sinergie tra le amministrazioni e le realtà commerciali del territorio; oltre le piccole, esistono delle attività imprenditoriali che sono nascoste e che stanno lavorando in condizioni precarie, aspettano le progettualità del sindaco per rilanciare un piano industriale: ci sono zone destinate a questo tipo di insediamento, vogliono la possibilità di rilanciare il paese.

Questo è il volano attorno al quale germoglierà la città?
Se gli imprenditori che ieri c’erano e che avrebbero intenzione di ritornare, noi li dobbiamo mettere in condizione. Con il rientro degli investimenti è normale che ci sarà l’occupazione locale; queste realtà si devono impegnare. Il territorio appartiene a tutti: professioni, imprenditori e lavoratori.

Non crede che la passata amministrazione abbia perso una possibilità facendo commissariare e perdere il Piano Sociale di Zona?

Gli errori degli altri non mi interessano. Voglio andare oltre questi schemi, dobbiamo ripartire dalla fine della passata amministrazione; dobbiamo ricominciare con altre motivazioni e altro spirito nell’interesse della città. Tutti gli errori che sono stati commessi se li possiamo recuperare avremo modo e tempo, altrimenti non devono essere una zavorra. Voglio guardare avanti e trarre massimo giovamento dagli errori commessi. Se gli ex-amministratori ammettono gli errori, in parte lo hanno fatto, significa che hanno anche la forma mentis per poter andare avanti, essendo persone intelligenti.

La storia ci ha insegnato che dall’unione di ex-amministratori ed ex-oppositori nascono dissidi; questi si ripresenteranno nella sua amministrazione? E come se ne occuperà?

L’eterogeneità è un punto di forza e non di debolezza ma genera frizioni. Sarò equidistante da tutto e da tutti. Non voglio essere il parafulmine di nessuno, devo guidare l’amministrazione nella direzione stabilita con tutti. Se ci siamo imbarcati in questa avventura c’è il giusto atteggiamento per superare qualsiasi tipo di frizione.

In questa campagna elettorale le colazioni sono incappate nel malcostume dello striscione selvaggio. A quanto ammontano le multe da voi subite?
Non siamo stati multati.

Sulle candidature lei ha fatto un accertamento sui carichi pendenti e sui casellari giudiziari?
Non lo abbiamo fatto perché non c’era la necessità. Se dovessero segnalarmi dei casi sono pronto ad intervenire.

Nel suo programma c’è la redazione del Piano Urbano Comunale. Come si evitano i conflitti d’interesse nella sua coalizione visto che candidate un costruttore?
Ho fatto l’assessore dal 2005 al 2009 e in quel periodo abbiamo approvato delle lottizzazioni; queste ad oggi non sono ancora partite. L’imprenditore che mi sostiene e che potrebbe andare in conflitto d’interesse, potrebbe avere l’interesse a realizzare quelle lottizzazioni e non oggi a speculare sul territorio. Ho messo come prerogativa del mio programma tra le modifiche del PUC nell’interesse esclusivo dell’industrializzazione e non interesserà l’edilizia residenziale.

Quali saranno i provvedimenti dei primi 100 giorni?
L’essenziale e l’ordinario, lo straordinario lo realizzeremo con il tempo. Dalla manutenzione delle strade al decoro urbano, pulizia delle caditoie, potature delle piante. Intervenire sul Piano Urbano Traffico nell’interesse del commercio perché le variazioni, che sono state fatte dalla precedente amministrazione, hanno danneggiato il commercio. Dovremo verificalo senza dimenticare il Piano Parcheggi.

Lei è l’assessore che ha fatto iniziare i lavori del Centro fieristico e del teatro della scuola Illuminato. Come si sono bloccate?
Non posso rispondere io perché non c’ero nella passata amministrazione. Non so perché non sono andate a regime ma non posso rimanere “Cattedrali nel deserto”: Mugnano ha bisogno di cultura e ci sono associazione teatrali pronte a farlo, bisogna rendere il teatro fruibile. Il centro fieristico doveva essere un punto di riferimento dell’area nord di Napoli dove catalizzare iniziative per rilanciare le attività anche commerciali: dal mercato ittico fino ad un polo calzaturiero. Potremo concertarlo con i Comuni limitrofi.

Fino a che punto ha seguito le realizzazioni?
Ho lasciato il Centro quasi completo. Del teatro me ne sono occupato come attuazione progettuale.

Dal suo programma emerge una chiara direzione di privatizzazione. Come mai?

Se saremo capaci di gestire lo faremo. Se dovessimo capire che è difficile gestire, credo che sia la cosa migliore da fare. Queste opere rimarranno comunali e fruibili a tutti. Devono essere controllate da qualcuno. Se il Comune non è capace di farlo, non è un male affidarla ad un privato o qualcuno che garantisca il mantenimento. Se realizzo un chioschetto e lo metto a disposizione di un privato ma che mi garantisce l’apertura, la custodia, la chiusura, la pulizia; perché non dovremmo affidarlo?

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