Ieri il dirigente del settore Affari Generali dell’Ente di Corso Vittorio Emanuele, ha stabilito che rinuncerà a ricorrere in appello, in Commissione Tributaria, nei confronti di un contribuente che ha ricevuto una serie di avvisi di accertamento per il pagamento della Tosap (Tassa di occupazione del suolo pubblico).
In pratica, il Comune di Villaricca gli ha contestato l’omissione per gli ultimi 5 anni, per l’occupazione di un’area a ridosso della circumvallazione esterna, ad uso commerciale. Il contribuente, dal canto, suo ha fatto ricorso in Commissione Tributario, vincendo il primo grado di giudizio, in cui l’Ente è stato condannato in contumacia.
Nei mesi scorsi, il Comune di Villaricca ha nominato un nuovo esperto legale, l’avv. Michele Di Fiore, per fare appello e tentare di non perdere il cospicuo importo, ma a seguito dell’incarico e la richiesta di tutta la documentazione in possesso dell’Ente, il legale ha inviato una missiva al Comune, nella quale ha spiegato che “non può accettare l’incarico”, in quanto il giudice nel procedimento di primo grado, ha accolto l’istanza del contribuente ritenendo che “gli avvisi di accertamento difettano dei requisiti minimi idonei a garantire una sufficiente intellegibilità della pretesa dedotta dall’amministrazione comunale in assenza di specificazioni di necessario dettaglio dell’area che si ritiene oggetto di occupazione del periodo d’imposta […]”.
In sintesi i giudici di primo grado hanno annullato gli accertamenti poiché la motivazione è assente e che il verbale in esso richiamata non è nemmeno stato prodotto in giudizio. Il legale in definitiva invita l’Ente alla cautela nel proporre appello, tenuto conto dello scarso contenuto della motivazione proposta. In seguito alla valutazione dell’avvocato Di Fiore, l’Ente ha deciso quindi di rinunciare a fare ricorso in appello.
Il contribuente quindi potrà tranquillamente considerare conclusa con una brillante vittoria dinanzi al giudice tributario, la sua controversia con il Comune di Villaricca che, come evidenziato dal giudice prima e dal legale poi, ha svolto accertamenti carenti sotto il profilo amministrativo.
L’avvocato Di Fiore quindi, ha rinunciato all’incarico e al relativo compenso.


