13.4 C
Napoli
sabato, Maggio 4, 2024
PUBBLICITÀ

Provincia di Caserta, l’Unione all’attacco della roccaforte Cdl

PUBBLICITÀ


Caserta. La provincia delle contraddizioni. Terra di camorra e di disoccupazione cronica (i dati più aggiornati stimano in oltre 150 mila i senza lavoro, più della metà dei quali al di sotto dei 28 anni), ma anche di insediamenti di eccellenza come il Cira di Capua nella ricerca aerospaziale. E di straordinaria convenienza logistica per chi volesse investirvi (la società di analisi Kpmg la giudica ai primissimi posti in un qualificato campione di 80 aree di tutto il mondo). Caserta, tutto e il contrario di tutto. Su e giù nelle classifiche della vivibilità, con un capoluogo che stenta ad affermare il suo ruolo di città leader del territorio (unico in Italia a non essere sede di tribunale, ad esempio) ed emergenze di ogni tipo. Eppure capace di garantire più di 30mila studenti ad un ateneo giovanissimo (appena 11 anni di vita) ma sin dall’inizio coraggiosamente impegnato a colmare una storica lacuna culturale (e a realizzare qui il suo nuovo Policlinico da 400 posti con una spesa di altrettanti miliardi delle vecchie lire). Caserta che si appresta a rinnovare il suo parlamentino (il voto è sfalsato di un anno rispetto alle altre Province perché nel ’96 furono ripetute le elezioni dopo la riammissione di una lista in precedenza esclusa) è tra l’altro l’unica realtà del Mezzogiorno in cui si è registrata una notevole spinta demografica. E chi pensasse all’incidenza degli immigrati sbaglierebbe: l’aumento dei residenti è frutto soprattutto di trasferimenti da altre province, specie in alcuni centri dell’Aversano cresciuti anche di 4-5 mila abitanti in pochi anni. Caserta alle urne con una situazione politica piuttosto chiara. Il centrodestra – che ha vinto le ultime politiche e le europee – difende l’unica roccaforte provinciale ancora in suo possesso in Campania. Lo fa puntando sul carisma e il pragmatismo di Nicola Cosentino, parlamentare di Forza Italia, vicepresidente della Commissione attività produttive della Camera. Origini aversane come il candidato alla presidenza della Regione Italo Bocchino di cui è amico da una vita, ex socialmocratico, fedelissimo di Antonio Martusciello, giovane ma capace di indossare con autorità e buon senso i panni del leader della Cdl (non a caso l’estate scorsa tutti i parlamentari locali del Polo si espressero per la sua candidatura), Cosentino parte con i favori del pronostico. Gli tocca l’eredità di Riccardo Ventre, fresco eurodeputato di Fi, con il quale i rapporti non sono mai stati idilliaci a dispetto delle apparenze (il presidente uscente non è tenero nei confronti dell’attuale vertice regionale del partito). Faticosa la mediazione che a campagna elettorale già iniziata ha portato a un accordo in base al quale Ventre, con Cosentino presidente, resterà alla Provincia come assessore ai rapporti con l’Ue. Gran lavoratore, il deputato azzurro è riuscito a gestire con calma e razionalità anche l’improvvisa decisione del collega parlamentare Paolo Santulli di autosospendersi dal partito e di veleggiare – almeno in teoria – verso l’Udeur. Lo sfidante numero uno è un altro deputato, Sandro de Franciscis, capo della segreteria politica dei Popolari Udeur, pediatra, mamma americana (conosce così bene l’inglese che spesso il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini lo ha utilizzato in missioni all’estero in rappresentanza di Montecitorio). Tutt’altro che in discesa la sua candidatura, ufficializzata solo due mesi fa dopo che era venuto meno l’accordo sul nome di Vittorio Guida, segretario della Cisl. Per bocca dello stesso Cosentino è «il migliore avversario possibile», l’unico a tenere unita la coalizione di centrosinistra che per la terza volta tenta di strappare la Provincia alla Cdl. Anche la Margherita che non aveva gradito il suo passaggio all’Udeur un anno fa, si è mobilitata per sostenerlo. Per lui si è mosso pure il leader dell’Unione, Romano Prodi, che proprio ad Aversa concluse il suo tour elettorale nel Mezzogiorno. Facilità di eloquio, ex democristiano, da sempre punto di riferimento del volontariato e delle associazioni cattoliche, de Franciscis si è gettato nella campagna elettorale con la consapevolezza di dover recuperare il tempo perduto dagli alleati nella scelta del candidato presidente. Al suo fianco Antonio Bassolino. In gara ma con chances decisamente più limitate altri tre candidiati. Il medico Giuseppe Di Benedetto per Alternativa sociale con Alessandra Mussolini, Vincenzo Tavoletta, già sindaco di Villa Literno, che corre con il Partito socialista liberale autonomo e Giuseppe Cirillo, con Dr. Cirillo preservativi gratis. Gli elettori sono poco più di 720mila.




NANDO SANTONASTASO – IL MATTINO 30 MARZO 2005

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Pensione di inabilità, come e chi può ottenere 4330 euro in un anno

Circa 4330 euro in un anno con la pensione di inabilità per i soggetti, under 67, ai quali è...

Nella stessa categoria