MANDELLO. Parte alla grande la nuova versione da un litro e cento della Moto Guzzi Breva, una moto che nasce per soddisfare le esigenze dei motociclisti più “navigati”, desiderosi di una moto da viaggio, semplice, affascinante ed efficace come la precedente Breva 750, ma con qualche puledro in più nel motore che è sempre ben accetto.
Classico fuori, tutto nuovo dentro
Del bicilindrico a V di 90° che ha scritto la storia del motociclismo rimane solamente il nome, V7, perché il resto è stato completamente riprogettato. Nuovo l’alternatore e diversa la sua posizione, nuova la coppa dell’olio, nuove le bielle che ora sono più lunghe mentre i pistoni sono più leggeri, per ridurre l’inerzia del manovellismo e le conseguenti vibrazioni. Più lineare e progressiva l’erogazione grazie ad un sofisticato sistema di iniezione elettronica che garantisce un miglior rendimento globale del propulsore. Anche l’ecologia non è stata trascurata, infatti, grazie al nuovo sistema di alimentazione con iniettori “Pico” e il sistema di accensione a doppia candela, la nuova Breva rispetta le normative Euro3
Il cardano ora è “Reattivo”
L’innovazione tecnologica più significativa, in ogni caso, è rappresentata dalla trasmissione a cardano reattivo, brevettata da Moto Guzzi con la denominazione “CA.R.C.” (cardano reattivo compatto). La trasmissione è ora incorporata nel forcellone in lega di alluminio: il pignone e l’albero di trasmissione oscillano all’interno del forcellone e l’albero di trasmissione ha un doppio giunto cardanico con parastrappi torsionale incorporato, per ottimizzare la risposta della trasmissione. La particolarità di questo originale sistema estremamente compatto è l’eliminazione dell’effetto di “sollevamento” (anti-shaft) causato normalmente dalle trasmissioni cardaniche.
Pensata per essere “guidabile”
Più guidabile in linea di massima questa V1100 grazie ad una migliore distribuzione dei pesi che sposta il motore più in alto e in avanti ne risulta una migliore posizione di guida che permette anche ai piloti più alti di assumere una posizione ergonomica in sella. La sospensione posteriore è realizzata sulla base di uno schema monobraccio che lavora insieme a un monoammortizzatore con regolazione idraulica del precarico, mentre davanti una nuova forcella con steli da 45 mm alla quale sono ancorate due pinze flottanti a quattro pistoncini contrapposti su dischi da 320 mm di diametro; dietro, invece, fa bella mostra di sé un disco singolo da 282 mm con pinza fissa a 2 pistoncini contrapposti.
Ampia dotazione di serie
I tecnici di Mandello hanno reinterpretato in chiave moderna le linee che richiamano lo spirito “guzzista” ne deriva una notevole impressione di solidità. Si può inoltre dialogare con il computer di bordo mediante comandi alle manopole, senza bisogno di staccare le mani dal manubrio. Per gli amanti del turismo da moto sulla Breva V 1100, è a disposizione un allestimento esclusivo, che comprende le borse laterali dal design coordinato a quello complessivo della moto, e il pratico parabrezza che devia le turbolenze aerodinamiche dal busto del pilota, particolarmente apprezzato nei lunghi viaggi e quando si mantiene una velocità di crociera elevata. Per i più esigenti, sarà disponibile in opzione anche l’ABS. Notevole anche la capacità del serbatoio, di ben 24 litri. Elevata inoltre la “coppia” che permette di poter riprendere tranquillamente dai 2.000 giri con la sesta innestata. In questo modo ci si dimentica di cambio e frizione. Mica male no?
anche il cambio è migliorato: secco e preciso come quello di una sportiva.
La nuova Breva costa 11.590 euro, che non sono tanti se si dà uno sguardo alle blasonate di monaco.
