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martedì, Maggio 7, 2024
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Marano. Sfiducia a Liccardo, nulla di fatto in aula: maggioranza ed opposizione lasciano l’Assise

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Bisognerà aspettare il pronunciamento del Ministero
dell’Interno per discutere della mozione di sfiducia al sindaco
Angelo Liccardo. Nella seduta di stasera l’opposizione prima, e la
maggioranza poi, hanno lasciato i banchi dell’Assise. Alessandro Recupido de
L’Altra Marano ha letto un documento a nome della minoranza informando
che hanno avviato le procedure per il ripristino della legalità nella
vita amministrativa attraverso la diffida al sindaco, al presidente
del Consiglio e al segretario generale : “Come
stabilito dal Tuel le mozioni di sfiducia vengono discusse non prima di
10 giorni e non oltre 30, questi sono scaduti il 7 gennaio data per la
quale, secondo noi, doveva essere convocata il Consiglio in seconda
convocazione. Il Consiglio di stasera è nullo e non produce niente, è
un incontro tra amici”. Dopo l’intervento Recupido e l’altro
consigliere Dino Pellecchia hanno lasciato l’aula.


E’ stato Enzo Marra a rispondere all’opposizione: “Il nostro regolamento
prevede che in caso in caso di mancato accordo tra i capogruppo, la
data viene scelta dal presidente del Consiglio. Il 23 dicembre la
conferenza è andata deserta, visto l’obbligo di convocare il consiglio
nei 30 giorni previsti dal Tuel, reputo che questo termine non sia
perentorio. Il mancato rispetto dei termini perentori prevede una
sanzione, in questo caso non è prevista. Parliamo di un differimento
dovuto alle festività natalizie. Non decade la discussione perché il 5
gennaio è stata discussa. Sono stato in Prefettura e ho ricevuto le
scuse dal dirigente degli enti locali per le modalità di consegna
delle lettera di osservazione. Non si è mai visto la consegna da parte
dei carabinieri in Consiglio. Aspettiamo un pronunciamento della
Prefettura e del Ministero, ho solo confermato la convocazione di
oggi. La Prefettura ci ha detto che non possono sostituirsi al potere
del presidente alla convocazione”.



Dopo una sospensione i consiglieri di maggioranza hanno lasciato l’aula per far decadere il
numero legale e aspettare il pronunciamento della Prefettura. Non sono mancate le
contestazioni del pubblico. Il consigliere Michele Palladino ha
affermato: “Anche senza la votazione, abbiamo rinnovato fortemente la
fiducia al sindaco. Proseguiremo la nostra azione amministrativa”. La
seduta è stata sciolta per mancanza del numero legale

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