MUGNANO. Il bando «blindato». Ad appena una settimana dalla chiusura del mercato ittico di Mugnano per presunte collusioni con la camorra, è stato pubblicato l’avviso di gara per l’assegnazione dei 24 box all’interno dell’impianto di via Nenni. In 23 punti affissi nelle strade cittadine vengono elencate tutte le condizioni per partecipare all’appalto. In primis il rispetto del «protocollo di legalità» sottoscritto da amministrazione comunale e Prefettura. «Abbiamo lavorato ininterrottamente per risolvere in tempi record una delle più gravi emergenze occupazionali della nostra città – è il commento del sindaco Daniele Palumbo -. Le clausole del bando rappresentano una risposta alle esigenze di legalità, ma anche una smentita a chi fa illazioni gratuite sulla trasparenza del nostro operato».
I box saranno assegnati in concessione per cinque mesi, «il tempo di individuare una gestione definitiva». E ad amministrare temporaneamente l’impianto sarà direttamente il Comune.
Le domande andranno presentate entro le 12 di lunedì prossimo. Alle 18 di quel giorno sarà disponibile l’elenco provvisorio delle imprese ammesse alla gara, mentre occorrerà attendere le informative antimafia della Prefettura prima dell’ammissione definitiva. Le ditte che parteciperanno alla gara, oltre alla documentazione di rito, dovranno sottoscrivere un documento col quale si impegnano a «denunciare alla magistratura ogni illecita richiesta di danaro, prestazione prima della gara o nel corso dell’esercizio nell’attività di commercio, anche attraverso suoi agenti, rappresentanti o dipendenti e comunque ogni illecita interferenza nelle procedure di aggiudicazione o nel periodo di vigenza della licenza». Le aziende, pena l’esclusione della concessione, saranno inoltre tenute a «denunciare ogni tentativo di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale in qualunque forma esso si manifesti nei confronti dell’imprenditore, degli eventuali componenti la compagine sociale e dei loro familiari». E per rendere più chiaro il concetto, nel bando si fa un lungo elenco delle possibili estorsioni: dalle richiesta di tangenti ai furti fino alle «pressioni per indirizzare l’assunzione di personale o l’affidamento di lavorazioni o forniture a determinate imprese». «Il bando – spiega il sindaco Palumbo – è la risposta migliore a chi ha messo in discussione la trasparenza della nostra gestione». Il riferimento è alle dichiarazioni con il quale il senatore Florino (An) aveva denunciato che la vendita del pesce, nonostante la chiusura del mercato, proseguiva all’esterno della struttura con la «palese compiacenza di vigili urbani e amministrazione comunale». Un’iniziativa, quella del parlamentare, da cui il circolo locale di An ha preso «fermamente le distanze», giudicandola «arbitraria e fuorviante».
UF – IL MATTINO 12 MAGGIO 2005
