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lunedì, Luglio 1, 2024
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MARANO, SEQUESTRATO IL PATRIMONIO DEGLI ABBINANTE
Beni per 400mila euro. Confiscati appartamenti e quote societarie

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MARANO. Beni per circa 400mila euro sono stati sequestrati ai danni di Francesco Abbinante, 29 anni, pluripregiudicato, figlio del ras Raffaele, latitante, ritenuto da inquirenti ed investigatori un personaggio di spicco del gruppo degli “scissionisti”. Abbinante sfuggì all’arresto nel 2002 quando nei suoi confronti e di altri 41 presunti appartenenti al clan Di Lauro, compreso il boss, fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di associazione mafiosa, estorsioni e spaccio di droga.
L’uomo viene indicato dagli inquirenti come “elemento di spicco dell’associazione camorristica denominata ‘Paolo Di Lauro’” successivamente trasmigrato, assumendo un ruolo di primo piano, nel cosiddetto gruppo degli scissionisti. Fino a poche settimane fa tra i dilauriani e i ribelli di era accesa una cruenta faida, esplosa nei quartieri di Secondigliano, Scampia, entrambi quartieri a nord di Napoli, ma anche nei comuni di Melito, Casavatore e Mugnano, con una cinquantina di morti e altrettanti feriti e decine di attentati. Secondo gli inquirenti all’epoca in cui Abbinante stava con Di Lauro, era un “diretto interlocutore del capoclan latitante” il quale impartiva disposizioni ai suoi uomini di fiducia “in qualità di unici referenti territoriali del sodalizio -proseguono gli investigatori- per la vendita di droga e la commissione delle estorsioni nelle zone di rispettiva competenza”.
Anche il padre di Francesco Abbinante, Raffaele, meglio conosciuto come ‘Papele ’e Marano’, ex affiliato al clan Nuvoletta, in passato uno dei più potenti in Campania, successivamente era divenuto un luogotenente di Paolo Di Lauro. Un nipote di ‘Papele ‘e Marano’ è stato ucciso nell’ambito della faida nei mesi scorsi nel napoletano. Francesco Abbinante è anche il nipote di due noti pregiudicati, Antonio e Guido Abbinante. In base all’attività investigativa svolta dalla polizia è emerso che i guadagni, conseguiti illecitamente da Francesco Abbinante, sarebbero stato reimpiegati, in pricipal modo, nell’acquisto di immobilli di lusso.
L’appartamento situato a Secondigliano e il 50% delle quote della ‘Società Autopark snc’ intestate ad Antonio Moccia e Francesco Abbianante, situata a Marano, avrebbero un valore che si aggira intorno ai 400 mila euro.

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