22.5 C
Napoli
sabato, Giugno 29, 2024
PUBBLICITÀ

Sigilli alla discarica di Pianura

PUBBLICITÀ

Pianura, il Comune ordina la chiusura dell’area Domani scatta il provvedimento nell’area dello scempio: pronto il piano di tutela e sorveglianza

Visto lo scempio, si chiude. Stop ai camion, stop alla camorra, stop al disastro ambientale. Con qualcosa in più di semplici blocchi di cemento, da domani l’area della discarica abusiva di Pianura, scoperta a pochi metri dalla zona dove dovrebbe essere costruito il campo di golf, sarà blindata. Interviene il Comune. Parte l’intervento di inibizione dell’area: non sarà più possibile accedere allo sversatoio che minaccia non solo un progetto di recupero da 50 milioni di euro, ma anche gli abitanti di Pianura. Qui, due discariche sono state chiuse, ma l’area rischia di tornare ad essere la pattumiera di Napoli per tutti quei materiali che gli attuali impianti di smaltimento non «accettano» più: rifiuti ingombranti, carcasse di motori, oli combustibili, materiale edile. Decisivo è stato il sopralluogo di venerdì compiuto dall’assessore alla Difesa del Suolo Fernando Di Mezza, insieme al consigliere comunale del Ppi Giorgio Nugnes e il responsabile della protezione civile Giovanni Spagnuolo. Dopo il rendez vouz, l’assessore ha prima assunto ulteriori informazioni tecniche (la relazione dell’Arpac) e poi ha subito informato i vigili urbani: l’ara sarà piantonata e da domani sarà impedito ogni tipo di accesso. «Anche la nota dell’Arpac a confermato quanto avevamo visto con i nostri occhi: si tratta di una discarica abusiva di grandi dimensioni – spiega Di Mezza – piena di materiali di diverso tipo. Ho già disposto il piantonamento dell’area. E intanto, ho avviato un intervento per bloccare gli accessi, già a partire da lunedì (domani ndr)». Anche ora in realtà le strade di accesso sono sbarrate da blocchi di cemento, ma vengono puntualmente rimossi dai camion (con gru) che vanno a scaricare i rifiuti ogni notte. «Tocca però agli organi di polizia – aggiunge Di Mezza – indagare e scoprire chi, e per conto di chi, scarica. Il Comune interviene anche perché l’area in questione, in parte è comunale, sicuramente per quanto riguarda alcune pertinenze e le strade di accesso. Intanto anche l’Arpac, attivata dal commissariato all’emergenza rifiuti, continuerà i sondaggi e le analisi per capire cosa c’è dentro, e quali sono i rischi reali di inquinamento. Accanto allo sversatoio è stata scoperta anche una cava abusiva. In pratica accade che da un lato i rifiuti riempiono la voragine (trovati finora circa 10mila metri cubi di rifiuti) e dall’altro si sbanca la collinetta. «È la dimostrazione – dice Di Mezza – che ogni luogo abbandonato può facilmente diventare un’ area facilmente accessibile per chi vuole liberarsi di materiali scomodi, come sta accadendo alle cave di Chiaiano. Occorre quindi riqualificare, ma anche e soprattutto vigilare». Per il consigliere Nugnes si è innestato un circuito clandestino «che lascia intravedere anche la recrudescenza del fenomeno dell’abusivismo edilizio». E poi, fatto grave «si riscontra rassegnazione del quartiere: nessuno denunzia più nulla, e sta diventando quasi normale convivere con fenomeni del genere. L’intero quartiere – denuncia Nugnes – sta diventando preda della camorra, c’è bisogno di un risveglio delle coscienze civili».
rep

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Inchiesta sul clan Contini, subito fuori il reggente Gennaro De Luca

Prima, significativa crepa nell’ultima inchiesta sul clan Contini. Gennaro De Luca detto ‘o muntat, indicato come il reggente del...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ