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sabato, Maggio 18, 2024
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Nube tossica per il rogo della discarica

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l’allarme Pompieri e militari americani: 5 ore di lotta alle fiamme, odore acre e fumo in tutta la città


NAPOLI – Una nube di fumo su Napoli. Nera, enorme, inquietante. Tanto grande che l’hanno vista alzarsi sulla città anche da Fuorigrotta, da Agnano. Hanno visto una colonna di fuliggine salire rapidamente sullo sfondo del Vesuvio, mentre cadeva una pioggia di cenere sulle case della zona orientale, travolte anche dall’odore acre della combustione di pneumatici. Naso all’insù e tanti tutti per gran parte della mattinata. «Un incendio?». «Un esplosione nei silos di Napoli Est?». È stato molto più facile individuare il rogo per i detenuti del carcere di Poggioreale, e per gli impiegati del centro direzionale: le fiamme si stavano sprigionando nelle campagne attraversate da via Luis Berlioz, una traversa di via del Riposo, non lontano dal cimitero. Un grande incendio. Poco prima dell’una, l’allarme. Fiamme altissime si sono sviluppate in un’area di diecimila metri quadrati, in un terreno sottoposto a sequestro dal tribunale e utilizzato come discarica abusiva, accanto a un deposito per le vetture sottoposte a sequestro giudiziario, che però è stato solo sfiorato dal rogo. Distrutte invece sterpaglie, carcasse di automobili e decine di copertoni in disuso.
L’allarme è scattato immediatamente, proprio mentre anche in altre zona della provincia (ai piedi del Vesuvio, a Monteruscello e a Melito, venivano segnalati altri focolai. L’incendio scoppiato nella zona di via Del Riposo, ha richiesto l’intervento di quattro squadre dei vigili del fuoco (circa trenta persone) affiancate anche dai pompieri americani di stanza nella vicina cittadella di Capodichino. Per motivi precauzionali è stata disposta la sospensione dell’energia elettrica nella zona circostante: il rogo minacciava un traliccio dell’alta tensione, ma i caschi rossi sono riusciti ad arginare il fronte del fuoco e a evitare il contatto. Cinque ore di lavoro per domare le fiamme, spente solo nel tardo pomeriggio di ieri, quando sono state avviate le opere per la bonifica e la messa in sicurezza di quell’area che era stata sottoposta a sequestro dal tribunale dopo il fallimento del precedente proprietario, e dove venivano scaricati rifiuti abusivamente, soprattutto copertoni ed oli di risulta

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