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domenica, Giugno 30, 2024
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BACINI, 3000 POSTI A RISCHIO. PROTESTE IN TUTTA LA CAMPANIA

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GIUGLIANO – Posti a rischio, i dipendenti dei consorzi di bacino scendono in piazza. Il Commissariato di Governo per l’emergenza campana dei rifiuti non ha fondi a sufficienza: in tremila rischiano il lavoro. Sono gli impiegati dei 18 bacini della Regione addetti alla raccolta differenziata. Ieri hanno incrociato le braccia per sollecitare “un intervento urgente del Governo”. L’obiettivo è stato raggiunto: paralisi totale del sistema rifiuti in Campania. Dal cdr di Giugliano a quello di Caivano, dalle tritovagliatura di Giffoni, Paolisi, Santa Maria La Fossa a quelle di Ottaviano, Tufino e Acerra. Un coro unanime: contratti di lavoro definitivi e il passaggio da 30 a 36 ore settimanali di lavoro. A Giugliano la protesta è stata clamorosa. In trecento hanno bloccato all’alba i camion carichi di rifiuti in arrivo al cdr di Ponte Riccio. In breve una lunga colonna di tir ha intasato le strade del quartiere: più di 70 camion bloccati per ore davanti ai cancelli dell’impianto. Nessun carico di rifiuti è stato conferito al cdr: i tir sono stati costretti a fare marcia indietro. “Non romperemo le barricate fino a quando il Commissariato non ci darà delle garanzie – dichiara Giuseppe Carbone, vicesegretario regionale del sindacato Azzurro – questa volta andremo fino in fondo”. Alla protesta aderiscono anche la Cil Ambiente e la SlaiCampania. I consorzi nascono con la legge regionale 10/93 per la gestione dello smaltimento dei rifiuti da parte dei Comuni e delle comunità montane, in osservanza alla legge nazionale 142/90. Si è arrivati, invece, alla costituzione di società miste tra il pubblico e privato che amministrano il settore dei rifiuti in Campania. L’assunzione di personale interinale e di lavoratori Lsu, in aggiunta alla mancanza di nuovi aiuti economici per i consorzi di bacino e la fine del Commissariamento della Regione (fissato per il 31 dicembre di quest’anno) fa apparire a rischio l’occupazione dei dipendenti. Si tratta di lsu e poche centinaia di lavoratori delle vecchie discariche. Da quando è partito il piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti siglato da Rastrelli, la loro posizione è stata solo in parte sistemata. E’ da anni che si assiste al ripetersi di scioperi annunciati e poi cancellati, di scontri e tensioni con il commissariato per l’emergenza. Adesso la protesta – promettono i sindacati – proseguirà ad oltranza. Il presidio al cdr di Giugliano è durato per tutta la notte. Solidarietà ai 300 manifestanti è stata espressa dal comitato civico Ponte Riccio. “Basta con le promesse inutili – sbottano i lavoratori – vogliamo sicurezze: anche noi abbiamo delle famiglie”. I dipendenti dei consorzi sono decisi a portare avanti la loro personale crociata. La guerra dei rifiuti è solo all’inizio.

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