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martedì, Maggio 14, 2024
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GIUGLIANO. PRESENTATA LA PRIMA FASE DELLO STUDIO DEI MEDICI DI FAMIGLIA

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Sono stati presentati i dati (prima fase) dello studio dell’ “Osservatorio di mortalità e di morbilità”, istituito dal Comune e condotto dalla cooperativa di medici di famiglia Comef. Lo scopo del monitoraggio sanitario, a supporto all’attività dell’Assessorato alla Salvaguardia del Territorio per la programmazione di misure di bonifica, è quello di delineare misure di prevenzione e protezione a tutela della salute dei cittadini.
I medici hanno rilevato dai loro database le cause di morte dei loro pazienti, spesso genericamente archiviate con la dicitura “arresto cardiaco”.
Lo screening è stato effettuato da 44 medici di famiglia su una popolazione di 33mila abitanti, dal duemila al 2006: per la fascia di età 65- 100 anni, il tasso di mortalità è del 7.05 per mille; per la fascia d’età che va dai 31 ai 64 anni è dello 0.97 per mille. Il tasso di mortalità è passato dallo 0.49 per mille del duemila al 2.07 per mille del 2006.
I lavori del convegno che si è svolto nella sede di piazza Annunziata dell’Asl Na 2 sono stati aperti dal manager dell’Asl Napoli 2, Raffaele Ateniese, e dal sindaco Francesco Taglialatela. Gli interventi sono stati moderati dal direttore di pediatria del San Giuliano, Vincenzo Comune, e presieduti dal direttore sanitario del presidio 58, Ombretta Argenzio. Sono i ntervenuti Aniello Cecere e Margherita Arena, rispettivamente presidente e membro del direttivo della Comef; Pasquale Incoronato, responsabile servizio Oncologia dell’ospedale San Giuliano.
Conclusa la fase di rilevazione dei dati sulla mortalità, parte quella della morbilità, cioè della rilevazione delle patologie. I dati, che terranno conto della provenienza geografica del paziente, dello stile di vita, dell’ambiente di lavoro e dell’ereditarietà, verranno raccolti in una pubblicazione entro la fine dell’anno.
«Lo scopo di questo studio – dice il sindaco Francesco Taglialatela – è capire quali sono i veri fattori di rischio e mettere in campo interventi adeguati di prevenzione a tutela della salute dei cittadini. Bisogna indagare il fenomeno sul nostro territorio in maniera scientifica per avere a disposizione uno strumento capace di scongiurare altri scempi».
«L’amministrazione comunale ha messo in campo decine di iniziative per la salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini. L’istituzione di questo osservatorio epidemiologico, che affianca le istituzioni sanitarie preposte alla rilevazione, è solo una delle tante – dice l’assessore dimissionario all’ambiente, Armando Di Nardo- A giorni sigleremo un’intesa col Ministero dell’Ambiente per la bonifica, siamo partiti con il monitoraggio delle falde e della qualità dell’acqua e abbiamo quadruplicato la spesa per l’ambiente».

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