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Rifiuti, barricate contro l’impianto Cdr

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di ANTONIO POZIELLO





GIUGLIANO – Rifiuti e miasmi, a Ponte Ricico non c’è pace. Ieri mattina, l’ennesima protesta e l’ennesimo blocco dei cancelli dell’impianto di cdr. Per ore, i componenti del comitato civico Ponte Riccio hanno bloccato i cancelli dell’impianto, costringendo a una lunga sosta i camion in attesa di sversare nell’impianto. Si è quindi formata una coda lunga alcuni chilometri. Notevoli i disagi e la tensione. In più occasioni si è rischiata la rissa tra i manifestanti e gli autisti esasperati. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti del commissariato di Giugliano.
La tensione è salita alle stelle quando i manifestanti hanno individuato un camion, pure in attesa di sversare nel cdr, dal quale si sprigionava un odore nauseabondo. Quest’ultimo è poi risultato carico di materiale organico di natura non meglio precisata in putrefazione. Su richiesta dei manifestanti è stato, quindi, chiesto l’intervento dell’Asl e della polizia, che hanno posto l’automezzo sotto sequestro, sigillandolo in attesa di effettuare le analisi sul contenuto. A scatenare le nuove proteste, l’imminente avvio di nuovi lavori per la realizzazione di un impianto di laminazione in un’area adiacente l’impianto di cdr. I manifestanti temono che l’impianto, che serve a depurare le acque reflue del cdr, possa essere il primo elemento per realizzare un vero e proprio ampliamneto del cdr.
L’area interessata dai lavori è, infatti, attigua all’esistente impianto, ma separato da esso da una strada. Le prime avvisaglie della tensione, giovedì scorso, quando, senza alcun preavviso, avevano fatto la loro comparsa i tecnici della Fibe, che avevano cominciato ad effettuare misurazioni sull’appezzamento di terreno sul quale, il 30 aprile scorso, la Fibe stessa aveva tentato di realizzare una piattaforma per lo stoccaggio del cdr, poi bloccata dalle proteste. Alla vista dei tecnici al lavoro, gli attivisti del comitato erano immediatamnente accorsi, bloccando l’operazione. Il personale Fibe era quindi andato via assicurando che sarebbe tornato martedì mattina (ieri ndr) scortato dalla polizia. Così, ieri mattina, fin dalle prime luci dell’alba, si era formata una folla di manifestanti pronti a dar battaglia pur di impedire che il nuovo impianto venisse realizzato. Dei tecnici e degli operai Fibe, delle tanto temute ruspe, però, nemmeno l’ombra.
C’era, invece, una puzza infernale che non lasciava respirare e che la bassa pressione faceva ristagnare sull’area di Ponte Riccio. Così, i manifestanti hanno deciso di spostarsi dalla piattaforma bloccata ai cancelli del cdr, raggiunti poco dopo da una delegazione del Consiglio provinciale di Napoli, guidata dal consigliere Salvatore Napolitano, al quale i manifestanti hanno sollecitato l’intervento della Provincia.
Il presidente del comitato, Tilde Adamo, ha anche chiesto al commissario straordinario alla guida del Comune di effettuare un’immediata verifica dell’esistenza delle necessarie autorizzazioni da parte della Fibe ed ha denunciato «l’assoluta assenza di trasprenza nell’operato del commissiariato di governo», contestando «alla luce di una recente sentenza del Consiglio di Stato l’efficacia delle autorizzazioni rilasciate alla Fibe».




IL MATTINO – 27 novembre 2002

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