20.4 C
Napoli
giovedì, Maggio 16, 2024
PUBBLICITÀ

GIUGLIANO. ISCRIZIONE AL CAMPIONATO DI SERIE D, ORE DECISIVE PER I GIALLOBLU’

PUBBLICITÀ

Queste che stanno trascorrendo potrebbero essere le ultime ore di vita del Giugliano. Se non si risolverà tra oggi e domani il dubbio di Poziello sul voler continuare o meno alla guida delle società, scenderà inesorabile la notte sul calcio cittadino. Giovedì prossimo alle ore dodici scade il termine perentorio imposto dalla federazione per produrre i documenti necessari all’iscrizione alla serie D, termine in cui debbono essere depositati a Roma, in Via Po, copia di una fideiussione bancaria di circa trentunomila euro, più diciottomila per l’iscrizione alla categoria, oltre che l’agibilità dello stadio decretata dalla commissione provinciale di vigilanza. Totale trentanovemila euro, per dire ci siamo, e bisogna farlo entro l’ora imposta, come Forlì, Pro Vercelli e Modica insegnano, dato che l’anno scorso si presentarono in ritardo, e furono escluse nonostante la strenua difesa affidata all’Avvocato Chiacchio. Ma il dimissionario patron gialloblu Poziello, nonostante le pressioni interne alla società fatte da chi non vuol vedere sfumare tutto, non ne vuole proprio sapere, lasciando così morire col proprio disinteresse la stessa società e la categoria. Poziello sembra infatti fermo sulle sue posizioni, indispettito pure dai numerosi appelli del tifo organizzato, che lo ha invitato più volte a lasciare la società, ha deciso, non vuole più continuare. La delusione della retrocessione, che, checché se ne dica, Poziello voleva assolutamente evitare anche per i figli che stanno crescendo e che avevano così l’occasione di giocare “in casa”, e l’abbandono totale dei tifosi, hanno scavato un solco tra lui e l’amore per questi colori. Ma, quello che è peggio, è che il Giugliano sta morendo e nessun altro accorre al suo capezzale. Nemmeno Sabatino Russo, ex presidente degli anni ottanta, si muoverà in tal senso; lui che è un passionale sembra si sia raffreddato davanti all’esoso esborso da fare per mantenere calcio e categoria. Secondo i bene informati Russo ha detto no subito dopo che è apparso un articolo sulla “Gazzetta dello Sport” del 02 luglio scorso, dove veniva indicato come salvatore della patria. Russo in settimana ha tenuto una conferenza stampa, dove ha messo a nudo la propria impossibilità a subentrare all’attuale società. I fatti sono questi: quando Poziello e Vitello hanno firmato la procura al sindaco, valida fino alla mezzanotte del dodici luglio, per il passaggio delle quote a terzi, hanno indicato in duecentomila euro la somma necessaria per rilevare il club, di cui ventimila per Vitello, che detiene il dieci per cento, e centottantamila per Poziello, proprietario del restante novanta per cento. La cosa non è piaciuta a Russo, che ha letto in queste cifre la non volontà a cedere, perché lui stesso si aspettava forse una dismissione degli attuali patron a costo zero. E a niente è valsa la lettera della lega di C, una missiva a firma del presidente Macalli, in cui si dice che il Giugliano vanta circa duecentomila euro di crediti, maturati per la valorizzazione dei tre calciatori del Siena, Campisi, Mencarelli e Pepe, e per quella del portiere De Marco dell’Avellino, oltre che per Ciotola e qualcun altro. Lo stesso Macalli nella lettera inviata al club, fa presente inoltre che alla data del 30 giugno scorso, oltre che al saldo attivo a favore del club, la lega ha acquisito pure le liberatorie di tutti i tesserati, e che non risultano in atto vertenze di alcun genere deliberate o da saldare. In poche parole, dal punto di vista federale il Giugliano è una società sana. Non così invece per quanto concerne l’Erario e gli oneri previdenziali. Secondo lo stesso Russo, che si è ben informato, il Giugliano tra Iva, Irpef, Enpals e Inail, ha un debito complessivo di circa seicentomila euro, che secondo alcune normative vigenti, potrebbe pure essere spalmato in dieci anni. Seicentomila euro, più duecentomila per le quote, più quello che serve per fare la squadra, si arriva abbondantemente oltre il milione di euro. Troppi per Giugliano. Troppi per Russo. Troppi per Poziello, che almeno ha dalla sua la scusante di non essere più amato dall’ambiente. Che fine farà il Giugliano? E che ne sarà degli unici tre dipendenti a tempo pieno e non sportivi del club e delle loro famiglie, quelle del segretario Giuseppe Messineo, del magazziniere Ghourbal Ahmed detto Thomas , e del custode Carmine Losapio? Basterà aspettare giovedì e sapremo. Sapremo probabilmente che dopo S.Anastasia, Gladiator, Palmese, e altre, stando così le cose, pure Giugliano dirà addio al calcio di terza o quarta serie.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Buone ragioni per comprare un climatizzatore Daikin

Daikin è di certo uno dei brand più affidabili nel settore dei climatizzatori per uso residenziale. Parliamo, infatti, di...

Nella stessa categoria