MARANO – Luminarie dislocate in maniera omogenea su tutto il territorio, un’ampia isola pedonale, e un attrezzato centro commerciale all’aperto servito da tre comode navette gratuite che, allietate da una divertente animazione per i più piccini, ne permetteranno il facile e piacevole raggiungimento.
È l’iniziativa promossa, in occasione delle feste natalizie, dall’Ascom di Marano, che cerca di venire incontro alle esigenze dei cittadini, rilanciando il tessuto urbano sia dal punto di vista commerciale, che da quello ambientale, sociale e culturale.
Shopping tranquillo, dunque, per tutto il periodo che precede le feste: il servizio bus permetterà ai residenti di effettuare comodamente e senza stress le proprie spese negli oltre 700 negozi del centro, lasciando a casa l’auto ed evitando così traffico, caos parcheggi e inquinamento.
La proposta si inserisce in un più ampio progetto di rilancio e valorizzazione del territorio che, oltre ad avere come obiettivo quello di rendere competitivo l’intero microsistema commerciale locale, a vantaggio della popolazione residente e dei visitatori occasionali, prevede anche altri interventi che mirano a promuovere la riqualificazione e la sicurezza dell’ambiente, lo sviluppo economico, la solidarietà, e la crescita culturale: elementi che sono alla base della coesione sociale e dell’acquisizione dell’identità della città. Si parte dunque dal Natale per cercare di calendarizzare anche altri interessanti appuntamenti.
«Educando i nostri concittadini a vivere e rendere vivibile il proprio territorio – spiegano i responsabili – si offrirà un valido contributo per far sì che esso non sia conosciuto solo, come spesso accade, per i tristi eventi di cronaca legati alla camorra e alla criminalità. Un percorso di crescita, dunque, quello previsto dall’associazione commercianti, che, attraverso numerosi momenti di incontro, socializzazione e svago per i cittadini e la frequentazione di centri di aggregazione culturale locali, ci auguriamo possa consolidarsi e portare ad un miglioramento stabile delle condizioni di vita di tutti noi»
STEFANIA DELLA BADIA – Il Mattino 23 dicembre 2002
