VILLAGGIO LAGO PATRIA, LA REGIONE CHIEDE GLI ATTI

Continua il dibattito a tre fra Regione- Ministero e Comune di Castelvolturno circa il Domitia Village ed eventuali valutazioni di impatto ambientale. Il ministro all’ambiente Alfonso Pecoraio Scanio, qualche giorno fa dichiarava : «Non è detto che bisogna rassegnarsi ad uno scempio solo perché ci sono i permessi» Concludendo con un perentorio : «La Regione fornisca i documenti che mancano». E la Regione prontamente risponde al ministro Scanio sostenendo che, in realtà, a loro non è mai pervenuto alcun progetto da parte del comune di Castelvolturno. «La Regione non è inadempiente. Mai avremmo potuto fornire risposte perché ci mancava e ci manca la documentazione. Non abbiamo alcun obbligo di fornire valutazioni e nessuno ci ha mai chiesto di farlo. La verità è che non si sa chi e quando abbia denunciato eventuali illegalità consumate nel cantiere di Lago Patria» replica così l’assessore all’Ecologia della Regione Campania, Luigi Nocera. Certo sembra strano che nessuno abbia mai preso provvedimenti per una struttura che, comunque, era impossibile non notare: comprendente 170 residence, strade, piazze, albergo, piscina e negozi, incide su una superficie di 100 mila metri quadri e che, sotto gli occhi di tutti, prendeva sempre più forma. In questi anni, inoltre, nessuno si è mai soffermato sul progetto in questione, nessuno dal Comune a salire, nonostante le denunce rese pubbliche dall’associazione ornitologi dell’Italia meridionale e dal comitato pro-legalità dei cittadini di Castelvolturno. E proprio su questo punto ribatte Scanio quando chiede con insistenza: «Fatemi sapere chi ha autorizzato lo scempio». Ma di certo il “rimbalzo” di responsabilità non si ferma e al ministro risponde il sindaco del comune in questione dichiarando che, se fosse dipeso da lui, mai avrebbe «autorizzato quel cantiere», e non manca l’assessore Nocera che chiude con la richiesta del progetto: «Datemi il progetto e vi dirò presto se c’è bisogno delle nostre valutazioni tecniche».