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ELEZIONI A GIUGLIANO, I PARTITI RISCALDANO I MUSCOLI

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GIUGLIANO – La parola magica è: allearsi. La strategia non è chiara ma le trattative sono aperte. E anche se la data del voto non è fissata, il tempo è poco per le grandi manovre pre – elettorali. È già ora di parlar di simboli e di candidati. Al lavoro i partiti vecchi e i movimenti nuovi: in palio la poltrona di sindaco della terza città più grande della Campania. Il Consiglio Comunale di Giugliano fu sciolto la scorsa estate. Il rintocco “funebre” suonò alle 13 del 27 giugno. Una mesta campana soprattutto per i partiti tradizionali incapaci di trovare una soluzione alla crisi infarcita di problemi ambientali e personali. Il 20 giugno, il sindaco di Forza Italia, Antonio Castaldo, aveva mandato a casa tre assessori su sei. A dimettersi, una settimina dopo, furono 27 consiglieri su 30. Sullo sfondo la vicenda delle discariche e del cdr, più in generale la gestione dell’intera politica ecologica della maggioranza ed i contrasti con il vicesindaco Pietro Ciccarelli, sostenuto dalla lista di Alleanza Nazionale. A sette mesi dal commissariamento, Giugliano guarda al futuro. I quasi centomila abitanti saranno chiamati alle urne la prossima primavera. La sfida sarà tutta tra le due maggiori coalizioni di destra e sinistra. Non è escluso, però, il fioccare delle liste civiche. Già compatto il centrosinistra (Ds, Margherita e Rifondazione), incertezza nella Casa delle Libertà. All’interno del Polo, i falchi ripiegano le ali e per il momento smorzano i toni. Le difficoltà però non mancano. Non è ancora chiara, tanto per cominciare, la posizione dell’ex sindaco Castaldo: a sostenerlo sono rimasti davvero in pochi. Il sindaco della discordia ha anche presentato ricorso al presidente Ciampi per farsi reintegrare motivando la mancata presenza dei dimissionari nell’ufficio del Protocollo comunale al momento della presentazione della sfiducia. Una “sottigliezza” burocratica che però non impedirebbe ai 27 consiglieri di rinnovare le dimissioni, com’è già avvenuto a Melito. A sostenere l’ex sindaco è uno dei non firmatari, Luigi Russo del Ccd, che ha presentato lo stesso ricorso al Tar. Il caso arriva intanto in Parlamento. A presentare l’interrogazione al ministro degli Interni Pisanu è stato il deputato del collegio, Antonio Russo (Fi).

In vista delle elezioni, si avanzano le prime candidature a sindaco. L’unica certezza, per ora, è che la partita si giocherà tutta su ambiente e rifiuti. Per il centrosinistra si fa il nome di Pasquale Parisi (Ds), già candidato a sindaco per l’Ulivo nel 2001. In pole- position per la fascia tricolore anche Giulio Pezzella (Udeur) e Rocco Granata (Margherita). Potrebbe scendere in campo anche Antonio Poziello (Prc). Non è escluso che possa ripresentarsi il cavallo di battaglia dei Ds, Giacomo Gerlini, già sindaco dal 1993 al 2000. Per il centrodestra si parla di Umberto Sequino (Udc), Giuseppe Maisto (Fi) e Vincenzo Basile (An). Pietro Ciccarelli lascerebbe il partito di Fini per fondare una lista civica. Giovanni Pianese, più volte sindaco di Giugliano negli anni ’80 e attuale coordinatore regionale dell’Udc, sosterrebbe Edoardo Pianese, nelle file della nuova Dc. Una candidatura, quest’ultima, sotto la regia del vecchio sindaco democristiano, che qualcuno giudica blasfema ed altri salvatrice, ma che lavora in silenzio sotto la noia o l’eccitazione come il bit di un apparecchio dimenticato ma non ammutolito.

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