Le parole sul futuro
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ADL poi prosegue, sulla stagione in atto e in vista della prossima: “Noi stiamo partendo con una ricostruzione totale, le ricostruzioni totali non possono non considerare la temporalità. Bisogna investire, investire bene, soprattutto non avere fretta, quando si inizia un nuovo ciclo, un nuovo percorso tutto per avvenire, la dea bendata può anche sbendarsi e aiutarti, ma se uno vuole basarsi sulla imprenditorialità come ho fatto per 50 anni, bisogna fare programmazioni serie, senza affidarsi alla Dea Bendata. Noi siamo gli unici responsabili delle nostre azioni. Io ero consapevole che quest’anno poteva andare come si prevedeva, lo dissi anche, quest’anno potremmo non competere per lo Scudetto, era nell’aria, in tutto quello che io con signorilità e per non scatenare le guerre, che sono sempre poco appaganti anche per chi le vinci, ed allora ho accettato di vivere questo grande trionfo dopo 33 anni, ma di vivere anche questa misera annata che serve anche per capire e fare il punto su quello che era già successo dal 20 marzo e che ha avuto la sua continuità e che aveva radici ben profonde da quello che altri hanno immaginato. E’ facile parlare, potrei dire forse ho sbagliato a mandare via Garcia, forse si o forse no, chi lo sa, solo chi non lavora non sbaglia, io ho sempre vissuto le mie responsabilità e me le sono assunte anche se non dipendevano totalmente da me”.