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giovedì, Aprile 25, 2024
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Agguato contro il figlio del boss:«La guerra è iniziata così»

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Le indagini sul raid (non si sa se agguato vero e proprio o azione intimidatoria) avvenuto tre settimane fa contro il bar Hollywood di via Botteghelle portano dritte alla faida in corso tra i Mazzarella (nel bar era presente Salvatore, figlio di Roberto) e i Rinaldi (quest’ultimi legati ai Minichini-Schisa della vicina Ponticelli): una faida decennale iniziata quando i due gruppi, un tempo legati, si spaccarono. Le indagini (condotte dal commissariato di San Giorgio a Cremano, dirigente Vincenzo Toscano, commissario Elio Manna) sembrano orientarsi in questa direzione. Del resto che la situazione nell’area orientale fosse ormai ad un punto critico lo si evince anche dai numerosi episodi riportati dall’ultima ordinanza di custodia cautelare con cui la squadra mobile di Napoli ha disarticolato i Mazzarella. Una guerra lunga anni con veri e propri ‘cold case’, omicidi irrisolti. E’ questo un aspetto della guerra tra i Rinaldi e i Mazzarella che sta terrorizzando da mesi l’area orientale di Napoli.

Il racconto del pentito

Tra coloro che hanno illustrato ai magistrati i retroscena dell’inizio di questa guerra c’è Errico Autiero, uno dei ‘colonnelli’ più fedeli del gruppo del rione Luzzatti:«Ciro Spirito mi raccontò che aveva commesso l’omicidio di Enzo Rinaldi su incarico di Franco Mazzarella, il fratello di Roberto, al quale aveva fatto un regalo». Il riferimento è all’omicidio di Vincenzo Rinaldi vittima di un agguato al corso Malta. Un omicidio dai contorni ancora tutti da definire.

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