“In memoria di mia moglie”. Questo il ricordo di Alessandra Appiano scritto dal giornalista del Fatto quotidiano Nanni Delbecchi. Nanni è marito della scrittrice e autrice tv morta suicida 10 giorni fa a Milano.
IL RACCONTO DEL MARITO NANNI
“Idiozie e cattiverie”, attacca Delbecchi, che ha vissuto con lei 25 anni e la definisce una “sorgente di luce”. “Tutto è raso al suolo in sette settimane per opera di una malattia mentale feroce, rapace, subitanea e violenta. Un male che come un lampionaio spegne una per una le luci della persona che ogni giorno di ha illuminato la vita”.
Era finita in cura lo scorso 17 maggio, due settimane prima della tragedia, “eravamo certi che tutto si sarebbe risolto”. A chi, tra amici, colleghi e semplici conoscenti, ha descritto la Appiano come “una donna fragile, malinconica e segretamente depressa“, Delbecchi risponde. “Ognuno è padrone di dare libero sfogo alla propria nullità e alla propria spazzatura”. “Aveva le sue tristezze e le sue malinconie, certo, accentuate da una natura cui si alternavano spleen ed euforia. Era un’artista vera”. “Dalla terrazza dell’ottavo piano ha guardato per l’ultima volta quella città che amava tanto”.
Era appena uscita dalla clinica
Con questa azione il pubblico ministero vuole verificare se vi siano state negligenze o omissioni nella vicenda della morte della scrittrice Alessandra Appiano. La donna domenica mattina aveva lasciato la clinica alla periferia di Milano, specializzata nella cura degli “sbalzi d’umore”. La scrittrice Alessandra Appiano avrebbe lasciato la clinica per fermarsi in un albergo poco distante e poi gettarsi nel vuoto. L’esame autoptico è già stato eseguito.
Le indagini
Secondo quanto si è saputo, il fascicolo, trasmesso dal pm di turno Angelo Renna al dipartimento Ambiente, salute e lavoro coordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, ha lo scopo di verificare se ci siano state negligenze o omissioni nella vicenda della morte della scrittrice Alessandra Appiano che la mattina di domenica aveva lasciato la clinica Villa Turro, specializzata nella cura dei disturbi dell’umore, dove era ricoverata da qualche giorno. Subito dopo era andata in un albergo distante alcune centinaia di metri e si era gettata nel vuoto. L’autopsia sul corpo di Alessandra Appiano è già stata eseguita.