Si sono sciolte come neve le accuse a suo carico. Accuse pesanti come quelle di associazione di stampo camorristico e racket che però non hanno retto dinnanzi al Riesame. Merito dell’avvocato Carlo Ercolino che ha permesso al suo assistito, Giovanni Raimondo Tubelli, di essere scarcerato dopo oltre un mese di carcere. L’uomo è indicato come un esponente di punta del gruppo D’Ambrosio, emanazione dei De Luca Bossa, e in particolare fedelissimo del boss Roberto D’Ambrosio.
LA DECISIONE DEL RIESAME
I giudici del Riesame (X sezione) hanno infatti accolto in toto le argomentazioni difensive del legale di Tubelli, l’avvocato Carlo Ercolino, disponendo l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita un mese e mezzo fa. Il legale, presentando una memoria difensiva, ha fatto emergere la contraddittorietà del quadro indiziario soffermandosi in particolare su alcune di dichiarazioni fatte dal pentito Rosario Rolletta nei confronti dello stesso Tubelli.
Il blitz contro il gruppo vesuviano era stato eseguito a fine novembre: gli investigatori avevano evidenziato l’esistenza di due gruppi, uno facente capo, secondo l’accusa, a Roberto De Bernardo, attivo nei territori di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, che rappresenta un’articolazione territoriale del clan Mazzarella; l’altro capeggiato dal boss Roberto D’Ambrosio di Cercola e in affari con i De Luca Bossa di Ponticelli.
