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giovedì, Maggio 2, 2024
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Il calvario di Anna, le amputano braccia e gambe per un tumore inesistente

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Si chiama Anna Leonori la donna che ha subito l’amputazione a gambe e braccia per un’infezione dovuta ad un tumore inesistente. In suo aiuto in attesa della causa alle varie strutture sanitarie arriva Bebe Vio. Grazie ai consigli della campionessa infatti Anna Leonori utilizza delle protesi di ultima generazione.

L’aiuto di Bebe Vio 

Anna Leonori è stata vittima di un errore che le ha causato la perdita di gambe e braccia motivo per cui ha portato in tribunale l’ospedale Santa Maria di Terni, il Regina Elena di Roma e l’Ausl Romagna. Prima dell’arrivo delle protesi e dei preziosi consigli della campionessa Bebe Vio Anna era nello sconforto totale. In un’intervista al Messaggero ha infatti raccontato: “Le costosissime protesi acquistate grazie alle raccolte fondi di associazioni di volontariato e privati mi hanno cambiato la vita“.

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So bene che non avrò mai più l’autonomia ma mi hanno restituito un minimo di dignità nella vita di tutti i giorni. La quotidianità è fatta di tante cose, alcune non potrò farle mai più da sola, altre grazie alle protesi sìaggiunge poi. Le protesi però si deteriorano e nonostante i preziosissimi consigli di Bebe Vio Anna sottolinea, giustamente, il suo diritto ad avere un risarcimento da chi ha compiuto l’errore.

Il calvario di Anna

Niente potrà ridare ad Anna le sue braccia e le sue gambe certo è che chi ha compiuto l’errore deve risarcire la giovane Anna permettendole così di sopperire alle varie spese mediche. “Non è un capriccio la necessità di avere un risarcimento per quello che ho subito. Vivo ogni giorno con la preoccupazione che si possa rompere un pezzo, cosa che mi costringerebbe a tornare sulla sedia a rotelle” spiega Anna.

Un calvario che inizia nel 2014 e attraversa anche un mese di coma, Anna non ha di certo trascorso anni sereni da allora. Ha raccontato di ricordare bene le parole di Bebe Vio: “Imparerai a spostarti da un posto all’altro e nelle valigie avrai solo protesi. Farai una vita che si avvicina il più possibile alla normalità”. Ora Anna aspetta solo giustizia: “I periti concluderanno il loro lavoro a giugno. Non so come andrà a finire questa fase ma so con certezza che non si libereranno di me in alcun modo. Se sarà necessario affronterò anche il processo“.

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