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sabato, Maggio 18, 2024
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“La mia condanna un’ingiustizia”, Antonino Speziale esce dal carcere dopo l’omicidio Raciti

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E’ uscito dal carcere di Messina, per fine pena, Antonino Speziale, l’ultra del Catania condannato a otto anni e otto mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, rimasto ferito mortalmente durante scontri allo stadio Angelo Massimino il 2 febbraio del 2007, mentre si giocava il derby con il Palermo. Per Speziale un abbraccio col padre Roberto, che è andato a prenderlo, e poi in viaggio verso casa a Catania.

Fuori dal carcere i tifosi del Messina, storici rivali di quelli etnei, che lo hanno salutato con affetto. (ANSA).

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Il servizio delle Iene

Appena uscito dal carcere, Antonino Speziale è stato avvicinato da una troupe delle Iene che, con l’inviato Ismaele La Vardera, ha approfondito cosa accadde negli scontri seguiti al derby Catania-Palermo del 2 febbraio 2007, in cui perse la vita Filippo Raciti.

“La mia condanna? Un’ingiustizia”, sono state le prime dichiarazioni di Speziale uscito dal carcere. “Intanto voglio vedere la mia famiglia. Poi vi racconterò tutto quello che ho passato. La mia condanna è stata un’ingiustizia e chi ha sbagliato pagherà con la giustizia”. “La cosa che mi è mancata di più? Vedere nascere i miei nipoti”, ha detto Antonino Speziale a Ismaele La Vardera. “Ho fiducia nella giustizia e spero si riaprirà il processo perché sono innocente. A me è dispiaciuta la morte dell’ispettore, perché non si può morire per una partita di calcio. So di essere stato responsabile per la resistenza e di quello sono colpevole, ma della morte dell’ispettore no”.

Dopo i servizi delle Iene su questa tragica vicenda, la procura di Catania ha aperto un nuovo fascicolo sulla morte dell’ispettore capo e l’inviato è stato sentito in Procura.

L’ipotesi che scagionerebbe Antonino Speziale

All’interno del servizio viene fatto sentire la testimonianza di una persona che racconta una possibile versione alternativa dei fatti (che però fu scartata durante il processo): “Mio padre era un collega del padre di Filippo Raciti. Il papà dell’ispettore gli disse che gli era stato detto a lui direttamente che effettivamente il figlio non era stato ammazzato da Antonino Speziale ma da quella famosa retromarcia del Discovery” della polizia.

Nelle settimane precedenti, inoltre, Le Iene hanno mandato in onda anche la testimonianza esclusiva di una donna, che sostiene di esser stata al funerale di Filippo Raciti e di aver udito questa frase rivolta al padre dell’ispettore: “Quel giorno al cimitero si avvicina questo collega, un poliziotto, e dice questa frase: ‘signor Raciti le dobbiamo porgere le scuse in quanto polizia, perché è stata una manovra errata di un collega’”

Ad ogni modo, il padre e la sorella dell’ispettore Raciti sono stati sentiti dai pm e hanno smentito questa possibile versione.

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