Nelle 76 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere Aldo Bianco, Giuseppe e Mariano Monfregolo ed il luogotenente dei carabinieri, in forza alla Dia ma un tempo facente servizio ad Arzano, Giuseppe Improta, emergono particolari riguardo le elezioni del 2017.
Elezioni vinte da Fiorella Esposito, il cui mandato di sindaco durò ben poco. La sindaca fu sfiduciata il 22 febbraio del 2019, ma non si tornò al voto nella primavera successiva perché il Comune di Arzano fu sciolto per infiltrazioni camorristiche, aprendo così le porte alla commissione straordinaria in carica fino all’ottobre del 2021.
Nei giorni successivi alla sfiducia, Esposito dichiarò di essere stata mandata a casa perché era sua volontà ripristinare la legalità nell’Ente. Il successivo scioglimento del Comune getta ombre anche sulla gestione della fascia tricolore, ma nonostante ciò sia in primo grado che in Appello viene bocciata la richiesta di incandidabilità per Esposito pervenuta dal Ministero dell’Interno.
Esposito sarebbe, dunque, stata candidabile alle amministrative poi vinte nel 2021 da Cinzia Aruta, ma non vi era più quel trasporto che la aveva portata a scendere in campo nel 2017, anche perché era stata messa in discussione la moralità di chi si era battuta per la legalità in Comune ed invece aveva dovuto subire l’onta dello scioglimento per camorra (seppur non più in carica all’atto della decisione del ministro Matteo Salvini).
A distanza di 6 anni dalla fine della consiliatura Esposito, ci ha pensato un collaboratore di giustizia a mettere un muro tra l’allora sindaca e la camorra.
Pasquale Cristiano, un tempo a capo del clan della 167 di Arzano ed oggi collaboratore di giustizia, spiegando ai magistrati la complicità del luogotenente dei carabinieri Improta con la cosca di Arzano, ha parlato delle elezioni comunali del 2017: “Improta si sedette a tavola con me e io gli offrì anche il thè e si lamentò delle elezioni perché lui portava Omissis e io portavo Omissis 2, anche se poi ha vinto Fiorella e vi posso dire che ha vinto da sola senza sostegno”.