Assolto per non aver commesso il fatto. Colpo di scena nel processo di Appello a carico di Alfredo Aprovitola, ritenuto dagli inquirenti il commercialista del clan Mallardo. La Corte di Appello di Napoli, Quinta Sezione, ha accolto il ricorso del collegio difensivo (composto dagli avvocati Giulia Buongiorno, Sabato Graziano e Mario Griffo) ed ha assolto il 53enne. Il Procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado a 7 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso, ma la tesi è stata smontata dagli avvocati difensori. Restituiti ad Aprovitola anche tutti i beni finiti sotto chiave. Alfredo, laureato in Economia e Commercio, secondo l’accusa si sarebbe occupato della gestione delle varie attività imprenditoriali riconducibili al clan ed avrebbe assunto “l’incarico di commercialista delle varie attività imprenditoriali soprattutto nei settori immobiliare ed edilizio”.
A queste accuse si sono aggiunte le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, con indicazioni chiare e circostanziate della possibile gestione dei capitali illeciti del clan da parte dello stesso. A seguito del processo in Corte di Appello, però, il giudice ha ritenuto insussistenti le accuse a suo carico e lo ha assolto per non aver commesso il fatto.