Calamita Luigi, nato nel 1983, napoletano di Vico Giganti, fu beccato in flagranza di reato a bordo del suo scooter, mentre stava trasportando un chilo di hashish. Fu arrestato e portato in carcere a Poggioreale.
Difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, a Calamita veniva contestata anche l’aggravante dell’articolo 80.
A seguito di processo celebrato con il rito abbreviato, il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni di reclusione. Il Giudice dell’udienza preliminare Dott. Fabrizio Finamore ha escluso l’aggravante dell’ingente quantità, ha concesso le attenuanti generiche equivalenti alla recidiva contestata e ha condannato Calamita alla pena di 3 anni di reclusione, concedendo immediatamente gli arresti domiciliari. Grazie alla riforma Cartabia, la condanna verrà ulteriormente ridotta a 2 anni e 6 mesi se il giovane non impugnerà la sentenza innanzi alla corte di appello di Napoli.
Luigi Calamita fu arrestato al corso San Giovanni a Teduccio proveniente da San Giorgio a Cremano dai Carabinieri di Torre del Greco a bordo di un Piaggio Medley con 1004 grammi di Hashish ed un coltello a serramanico intriso di sostanza stupefacente. Presso la sua abitazione di Napoli Piazza Sant’Erasmo furono rinvenuti un libro mastro ed oltre 4 mila euro in contanti. Il giovane è stato sottoposto ai domiciliari proprio nella medesima abitazione.

