Beppe Vessicchio ha annunciato di essere positivo al Covid, a pochi giorni dall’inizio del Festival la sua presenza a Sanremo è in dubbio.
Le parole di Beppe Vessicchio
Beppe Vessicchio, storico direttore d’orchestra della televisione italiana e presenza fissa tra i musicisti Sanremesi, è risultato positivo al covid da diversi giorni. A dichiararlo all’Adnkronos è stato lui stesso, il maestro dovrebbe dirigere la band ‘Le Vibrazioni’ in gara al Festival 2022.
Vessicchio, infatti, non ha potuto presenziare alle prove all’Ariston, ma ha provveduto a mettere a disposizione un suo sostituto. “Sono a casa positivo. Ho dovuto mandare un sostituto a fare le prove con Le Vibrazioni” così spiega Vessicchio. Ma il maestro d’orchestra è ottimista e spera di poter far ritorno in tempo per il festival della musica italiana. “Spero entro lunedì di riacquisire la libertà e poter raggiungere Sanremo in tempo per il Festival” spiega.
Beppe Vessicchio è positivo al virus già da un paio di giorni, ma per fortuna non ha mai mostrato sintomi gravi, questo fa sperare nella sua presenza al Festival. Infatti nei prossimi giorni il maestro dovrà sottoporsi al tampone di verifica per la fine dell’isolamento. Vessicchio ha preferito infatti aspettare qualche giorno in più prima di effettuare il tampone, come lui stesso spiega: “Ho ancora un po’ di raucedine e quindi voglio aspettare a fare il tampone ancora un paio di giorni. Non voglio rischiare di risultare ancora positivo“.
Casi covid nell’orchestra e nel coro
Durante la sua intervista ha poi parlato della preparazione del Festival, e di come il virus quest’anno stia minando notevolmente alla preparazione. Parla infatti di diversi casi covid tra l’orchestra e nel coro. Come lui stesso spiega: “Hanno avuto già diversi casi nell’orchestra e nel coro. E nel coro, che prova e si esibisce naturalmente senza mascherina, questo vuole dire ogni volta far stare a casa tutti per diversi giorni e convocare altri“. Vessicchio spiega come “Quest’anno con la enorme diffusione del virus è forse ancora più complesso dell’anno scorso” ma il maestro si mostra nonostante tutto pieno di speranza: “Ci vuole grande pazienza. Ma io sono fiducioso“.