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domenica, Maggio 5, 2024
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Blitz contro la camorra ai Quartieri Spagnoli, sequestrati orologi di lusso e banconote per 74mila euro

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Durante il blitz compiuto lo scorso 29 maggio contro la mala dei Quartieri Spagnoli, i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno sequestrato complessivamente 74mila e 500 euro in contanti ritenuto provento illecito e 5 orologi di pregio. Tra questi uno del valore di oltre 10mila euro.
I beni sequestrati sono il risultato delle perquisizioni compiute il giorno dell’operazione che ha inferto un duro colpo al “sodalizio criminale a tre teste” Masiello-Saltalamacchia-Esposito.

Tangenti ai pusher, minacce e ‘imbasciate’ ad altri clan: così i 3 boss si erano presi i Quartieri Spagnoli

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“Una vera e propria confederazione di più gruppi criminali, composti prevalentemente da giovani dall’indole violenta assetati di facili guadagni”. Così i magistrati antimafia hanno denominato il sistema dei Quartieri Spagnoli, sgominato da polizia e carabinieri in un amaxi operazione che ha portato all’arresto di 53 persone. La confederazione è composta da un triumvirato criminale composto da ESPOSITO Antonio detto “ O’ figlio do pallino”, MASIELLO Vincenzo, detto “ O’ cucù” e SALTALAMACCHIA Edoardo , i quali, a capo dei rispettivi gruppi , oltre a gestire le loro attività nel settore degli stupefacenti, controllano la zona dei Quartieri Spagnoli. Sono questi i tre uomini cui fa attualmente capo il Sistema, a poter prendere decisioni criminali e a dare direttive per la gestione delle attività illecite, oltre ad essere gli interlocutori degli altri clan napoletani quali referenti di zona. I tre leader, tramite i propri canali, anche in comune tra loro, si riforniscono di droga, sia per le proprie piazze di spaccio, che per approvvigionare le altre piazze che operano nella zona dei Quartieri Spagnoli, così da percepire anche i guadagni sul “passaggio di droga”.

Le piazze inserite nel contesto di sovragestione , per poter svolgere le proprie attività illecite, pagano una somma di denaro settimanale o mensile al “Sistema” ed a riscuotere i pagamenti è deputato Burracone Ciro che suddivide il totale delle quote per i tre boss. I rapporti strettissimi tra i vari gruppi criminali sono stati confermati dai numerosi controlli di polizia

Il Sistema attualmente vigente nel Centro di Napoli ed in particolare nella zona denominata “Quartieri Spagnoli”, dopo il terremoto giudiziario che ha portato dietro le sbarre l’intero clan MARIANO nel 2015, vive una situazione peculiare. Sulle ceneri del clan MARIANO sono nati più gruppi criminali composti da giovani rampolli che per esercitare la loro attività illegale devono versare una somma di denaro al Sistema dei Quartieri Spagnoli al cui vertice c’è il triumvirato. Chiarissima è la conversazione dell’ 11.1.2020in cui viene esplicitato il ruolo dei tre leader: “adesso noi siamo una cosa seria Tonino, o’ Cucù ed Edoardo non sono i ragazzi che si prendono i 200 euro…”. Il cartello camorristico facente capo al trio Esposito, Masiello, Saltalamacchia, operando in un quadro di rapporti malavitosi e di alleanze con altri gruppi camorristici, tra tutti quello dei Mazzarella e dei Lepre, attualmente capeggiato da Ciauciulli Salvatore, ha dunque come sua finalità quella di realizzare un programma, ispirato da logiche mafiose, avente ad oggetto una serie indeterminata di reati, specialmente nel settore del traffico degli stupefacenti, imponendone agli spacciatori l’ acqusito ed ottenendo dagli stessi il pagamento della tangente settimanale.

Si tratta, dunque, di un gruppo disposto ad agire e ad acquisire una posizione egemone nei Quarteri Spagnoli, anche a costo di dover ammazzare gli avversari e/o comunque quei soggetti che non intendono riconoscere e piegarsi alla forza del sodalizio, come nel caso di Caiafa Ciro, poi effettivamente ucciso, che aveva deciso di trafficare stupefacenti nella zona dei Quartieri Spagnoli senza dover dare conto ai clan della zona.

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