La notte del 7 novembre del 2021, nel corso di una discussione tra due uomini, uno di questi prende una mazza e colpisce l’altro in testa. Le conseguenze, apparentemente quelle di una ‘semplice’ lite, sono però peggiorate col passare del tempo. Il ferito, Giovanni Maione – 44 anni, di Santa Maria a Vico – si aggrava sempre di più, fino a quando viene ricoverato in ospedale e muore. Oggi, a distanza di tre mesi, i carabinieri hanno arrestato l’uomo che viene considerato il killer, motivo per il quale sono stati disposti i domiciliari.
La lite scoppiata all’interno di un distributore di benzina
L’indagato è accusato del reato di omicidio preterintenzionale, a seguito di una violenta aggressione all’interno di un distributore ‘Ewa’ di Forchia, in provincia di Benevento. La vittima, nella prima mattina del 7 novembre del 2021, era tornato a casa con visibili percosse, raccontando alla moglie di aver avuto un litigio con una persona di sua conoscenza. Le sue condizioni, col passare dei giorni, sono drasticamente peggiorate. Scatta quindi il ricovero d’urgenza, la notte del 22 novembre, presso l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove è morto il 15 dicembre.
Le indagini
I carabinieri vengono a conoscenza della dinamica soltanto il 23 novembre del 2021. All’atto del ricovero nel nosocomio casertano, in Terapia Intensiva, per ‘ematoma subdorale trattato chirurgicamente’. All’atto dell’accesso al Pronto soccorso, i familiari dell’uomo riferivano di un’aggressione da persona nota.
Ucciso con una mazza di ferro
Gli accertamenti investigativi, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Benevento, consentivano di ricostruire la dinamica. L’indagato, infatti, è accusato di aver colpito la vittima con una mazza di ferro. Scatta così il reato di omicidio preterintenzionale, ricorrendo quindi ai futili motivi, nonché minorata difesa.